Green Street Hooligans

di Lexi Alexander (Gran Bretagna/Stati Uniti, 2005)

Facciamo un po’ di ordine: “Green Street Hooligans” è conosciuto in Italia come “Hooligans”, denominazione però identica a quella di un altro film britannico di dieci anni precedente (il notevole “I.D.” di Phil Davies, da noi intitolato proprio come sopra). Non ci resta, dunque, che mantenere quel “Green Street Hooligans” che fa riferimento alla strada Continua a leggere

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Exterminator

di James Glickenhaus (Stati Uniti, 1980)

Nel 1980 New York non è certo un posto ideale per passeggiare: tra gang che infuriano per le strade e un livello di criminalità ormai prossimo al suo apice, c’è poco da stare allegri, soprattutto quando tramonta il sole. Non a caso, proprio durante questo periodo spuntano fuori alcuni film in qualche modo eredi del vigilante movie per eccellenza Continua a leggere

I Ragazzi Del Fiume

di Tim Hunter (Stati Uniti, 1986)

“I Ragazzi Del Fiume” (“River’s Edge”) è un film che ricordano in pochi, nonostante sia stato uno dei primissimi lavori capaci di rivolgere lo sguardo al disagio generazionale dei giovani americani nel cuore degli 80s. Molti anni dopo, registi del calibro di Larry Clark e Gregg Araki svilupperanno ancora meglio questi argomenti, attraverso un cinema molto Continua a leggere

Melancholie Der Engel

mdedi Marian Dora (Germania, 2009)

Se la nostra passione nei confronti del cinema estremo fosse condizionata da qualche solido pregiudizio, non avrebbe neppure senso perdere del tempo guardando questo tipo di pellicole. Tutto però ha un limite. A tal proposito il caso di “Melancholie Der Engel” è piuttosto eclatante, perché si tratta di un filmaccio pregno di violenza gratuita e di misoginia tanto per, due prerogative Continua a leggere

The Lodge

the lodgedi Severin Fiala e Veronika Franz (Canada/Gran Bretagna, 2019)

Sono trascorsi più di cinque anni dal precedente (e notevole) “Goodnight Mommy” (2014), pellicola austriaca giustamente sostenuta da molte recensioni positive: un trampolino di lancio che ha permesso a Veronika Franz e Severin Fiala di fare un salto non indifferente, in quanto “The Lodge” è una produzione targata Hammer girata in lingua Continua a leggere

Chopper

chopperdi Andrew Dominik (Australia, 2000)

Durante la seconda metà dello scorso secolo, Mark Brandon Read (detto Chopper) è stato il criminale più temuto in Australia, un individuo pericoloso e mentalmente instabile fin da ragazzino: dopo un’infanzia disagiata e violenta, Mark divenne infatti il leader di una gang, spingendosi col tempo ben oltre le sue intenzioni. Era solito rapire membri di altre bande, per poi estorcere loro del denaro Continua a leggere

Gwen

gwendi William McGregor (Gran Bretagna, 2018)

Il regista e sceneggiatore britannico William McGregor, qui al suo debutto, ha sviluppato lo script di “Gwen” seguendo quanto già fatto in precedenza con un corto del 2009 intitolato “Who’s Afraid Of The Water Sprite?”. Ne è uscito fuori un folk-drama di taglio mystery esteticamente vicino a “The Witch” (2015) ma stavolta ambientato nel Galles rurale durante il periodo della rivoluzione industriale. Se Continua a leggere

Arancia Meccanica

arancia meccanicadi Stanley Kubrick (UK/Stati Uniti, 1971)

Censurato, vietato, oscurato per un quarto di secolo dalla televisione, eppure “Arancia Meccanica” lo hanno visto tutti, almeno una volta nella vita. Un raro esempio di cinema estremo approvato all’unanimità anche da chi non ama spingersi al di là del confine, perché se di “Arancia Meccanica” non ti interessa la (stratosferica) regia o la sua particolare rappresentazione della violenza, c’è sempre Continua a leggere

Conspirators Of Pleasure

c o pleasuredi Jan Švankmajer (Repubblica Ceca, 1996)

Parlare di un genio come Jan Švankmajer non è affatto semplice, alla luce di un cinema complesso e stratificato che tira in ballo psicologia, arte, orrore, grottesco, commedia e chi più ne ha più ne metta. Un frullato surrealista capace di ottenere consensi un po’ ovunque, se escludiamo ovviamente il nostro paese, mai troppo aperto nei confronti del regista ceco (purtroppo non tutti conoscono il suo estro) Continua a leggere

Never Grow Old

never grow olddi Ivan Kavanagh (Irlanda, 2019)

Il regista irlandese Ivan Kavanagh, già apprezzato in passato per gli horror “Tin Can Man” (2007) e “The Canal” (2014), cambia registro spostandosi sul western senza però rinnegare nulla del suo approccio claustrofobico al cinema di genere. “Never Grow Old” è infatti una pellicola dove non c’è un raggio di sole, perché solo il fango e la pioggia possono raccontare al meglio l’orrore di una Continua a leggere