Red White & Blue

reddi Simon Rumley (UK/Stati Uniti, 2010)

Rosso, bianco e blu. Non si tratta della trilogia di Krzysztof Kieślowski, ma dei colori della bandiera del Texas. Proprio in questo stato, nei sobborghi di Austin, il regista inglese Simon Rumley ambienta questo film in trasferta, un revenge movie tra i migliori visti nel decennio corrente.
Se con il precedente “The Living And The Dead” (2006) Rumley mostrava una regia convulsa e Continua a leggere

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Alléluia

alle_di Fabrice Du Welz (Belgio/Francia, 2014)

Dopo aver esaminato “Calvaire” (2004) e “Vinyan” (2008), chiudiamo per il momento la parentesi dedicata a Fabrice Du Welz con il terzo film di questa ipotetica trilogia incentrata sull’abbandono, “Alléluia”, un ritorno prepotente su una tematica cupa e controversa, qui affrontata in maniera assolutamente morbosa e spiazzante. Il film prende in parte ispirazione dalla storia Continua a leggere

The Living And The Dead

the living and the deaddi Simon Rumley (Gran Bretagna, 2006)

Non è facile per un film trasmettere angoscia in maniera continuativa, eppure Simon Rumley ci è riuscito, con quello che possiamo definire uno dei disturbing drama più nevrotici del nuovo millennio. Ansia e impotenza, dolore e morte. “The Living And The Dead” è un grande film sulla malattia fisica che incontra quella mentale, due livelli di menomazione che nell’opera in Continua a leggere

Raw

rawdi Julia Ducournau (Francia/Belgio, 2016)

Attorno a “Raw” (aka “Grave”) si è creato un hype incredibile fin dallo scorso Toronto International Film Festival, quando un paio di spettatori sono svenuti in sala durante la proiezione per via di alcune scene cruente e disturbanti. Una situazione simile avvenuta successivamente nel corso di una rassegna svedese, dove a quanto pare c’è chi ha lasciato il cinema in preda a conati di vomito Continua a leggere

Twentynine Palms

twentynine palmsdi Bruno Dumont (Francia/Stati Uniti, 2003)

Con questo lavoro Bruno Dumont abbandona momentaneamente gli scenari rurali delle sue Fiandre francesi per tuffarsi nel deserto californiano, ambientando l’opera nei dintorni della cittadina che dà il titolo al film. Dopo due lungometraggi di alto livello come “L’Età Inquieta” (1997) e “L’Umanità” (1999), il dramma esistenziale qui viene fagocitato da un percorso ridondante ma più delineato, il quale Continua a leggere

Brimstone

brimstonedi Martin Koolhoven (Olanda/Francia/Germania, 2016)

“Brimstone” è il sadowestern che ha scandalizzato la critica benpensante al Festival di Venezia del 2016. Bollato sommariamente da qualcuno come un catalogo di atrocità, il film in realtà si colloca in quel nuovo corso di un cinema western fortemente contaminato con altri generi, come ad esempio l’horror o il disturbing drama: a tal proposito possiamo citare come esempi due validi Continua a leggere

Los Bastardos

los bastardosdi Amat Escalante (Messico/Stati Uniti, 2008)

Tra gli esponenti più apprezzati del nuovo cinema messicano c’è sicuramente Amat Escalante, un regista salito alla ribalta nel giro dei festival internazionali soprattutto con le sue ultime due pellicole, “Heli” (2013, premiato a Cannes) e “The Untamed” (2016), quest’ultimo Leone d’Argento a Venezia.
Con “Los Bastardos” facciamo un salto all’indietro Continua a leggere

Boys Don’t Cry

boysdi Kimberly Peirce (Stati Uniti, 1999)

“Boys Don’t Cry” è tratto da una storia vera. Un evento triste, crudo e duro da mandare giù, dopotutto nella provincia americana degli anni novanta la diversità per alcuni era vista come qualcosa di mostruoso (come spesso accade ovunque ancora oggi) e per una giovane ragazza transgender la vita sociale o sentimentale era costantemente minata dalla paura di fare outing riguardo la propria Continua a leggere

Elle

elledi Paul Verhoeven (Francia, 2016)

Paul Verhoeven (alla veneranda età di quasi ottant’anni!) tira fuori un colpo di coda che non ci aspettavamo, una pellicola senza punti di riferimento dove passato remoto, passato prossimo e presente si mescolano dando forma a un dramma psicologico originale, possente e disturbante quanto basta. Tutto gira attorno alla figura di una sontuosa Isabelle Huppert, fulcro assoluto e totalizzante che impera Continua a leggere

Depressione ed esistenzialismo in dodici film del nuovo millennio ambientati nell’Europa dell’est

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Quella sporca dozzina. Anzi, quella deprimente dozzina. Dodici film del nuovo millennio selezionati per raccontare il disagio della realtà sovietica o post-sovietica attraverso varie sfumature. Cinema drammatico o cinema d’autore dalle tinte forti e controverse, disturbante quanto basta per farci entrare in una spirale dalle quale è difficile uscirne fuori.
In appendice troviamo anche due opere realizzate da registi occidentali ma ambientate in parte o del tutto nei paesi dell’ex blocco comunista, nuove sfaccettature che si incastrano perfettamente nel piccolo puzzle che abbiamo voluto ricostruire. È doveroso Continua a leggere