Tetsuo II: Body Hammer

tetsuoIIdi Shinya Tsukamoto (Giappone, 1992)

Il manifesto cyberpunkTetsuo: The Iron Man” (1989) ha dato il via a una trilogia poi proseguita con questo lavoro e con il più recente “Tetsuo: The Bullet Man” del 2009. Oggi ci soffermiamo sul secondo capitolo uscito nel 1992, una sorta di rielaborazione dell’esordio in cui Shinya Tsukamoto cambia molte cose, proprio per evitare di scivolare nei classici stereotipi da sequel: l’utilizzo del colore Continua a leggere

Pubblicità

Meatball Machine

meatball mdi Yudai Yamaguchi e Junichi Yamamoto (Giappone, 2005)

Con l’avvento del nuovo secolo, il grande immaginario cyberpunk del cinema giapponese subisce una notevole trasformazione, proiettandosi verso una nuova dimensione più ludica, colorata e sanguinosa. Nel 1999 Junichi Yamamoto realizza un cortometraggio significativo (“Meatball Machine”), un lavoro poi ampliato alcuni anni dopo Continua a leggere

Hardware

hardwaredi Richard Stanley (Gran Bretagna, 1990)

Quando il budget non è alto, il cinema di fantascienza può giocarsi tante altre carte: la fotografia, le scenografie, la colonna sonora e molte altre felici intuizioni, praticamente quello che ha fatto Richard Stanley al suo primo lungometraggio, un film che sulla carta non inventa nulla di nuovo, assemblando atmosfere e iconografie del passato all’interno di un polveroso e avvolgente contesto Continua a leggere

Dredd

dredddi Pete Travis (Gran Bretagna/Sud Africa, 2012)

Nel 1977 John Wagner e Carlos Ezquerra creano Judge Dredd, un personaggio dei fumetti che fino a oggi ha trovato due trasposizioni cinematografiche, una prima sicuramente più celebre (parliamo del trascurabile “Judge Dredd” del 1995 diretto da Danny Cannon) e una seconda uscita nel 2012 che merita ulteriori elogi anche in questa sede. Quello di Pete Travis non è però un remake e neppure un Continua a leggere

Le Avventure Del Ragazzo Del Palo Elettrico

le avventure del ragazzodi Shinya Tsukamoto (Giappone, 1987)

Tetsuo: The Iron Man” (1989) non è nato per caso, già da tempo infatti Shinya Tsukamoto stava sperimentando un cinema del tutto personale, sia a livello estetico che a livello concettuale. “Le Avventure Del Ragazzo Del Palo Elettrico” (“Denchû Kozô No Bôken”) è un mediometraggio di circa quarantacinque minuti che precede di due anni il capolavoro cyberpunk del regista, un’opera che Continua a leggere

Crazy Thunder Road

crazy thunder roaddi Sogo Ishii (Giappone, 1980)

“Crazy Thunder Road” (“Kuruizaki Sanda Rodo”) è un film relativamente sconosciuto, nonostante la sua importanza storica soprattutto in patria (registi come Shinya Tsukamoto e Takashi Miike non sarebbero tali senza l’apporto di questa pellicola). Dopotutto, anche il Giappone aveva la sua anima punk, all’epoca incarnata da un regista appena ventitreenne, Gakuryû Ishii (per gli amici Sogo Continua a leggere

Upgrade

upgradedi Leigh Whannell (Australia, 2018)

Il successo ottenuto negli ultimi anni dalla serie “Black Mirror” ha sicuramente alimentato un controverso immaginario fantascientifico (ma non troppo) a cui siamo inesorabilmente destinati in un prossimo futuro. La tecnologia al servizio dell’uomo ma anche l’uomo al servizio di essa, un binomio tanto affascinante quanto pericoloso. Se poi queste tematiche vengono proiettate nel cinema cyberpunk Continua a leggere

Frankenstein’s Army

frankdi Richard Raaphorst (Olanda, 2013)

Che i nazisti o i loro alleati abbiano compiuto esperimenti stravaganti durante la seconda guerra mondiale, questo è risaputo: oltre ai libri di riferimento, anche il cinema infatti ci ha messo davanti agli orrori di quei terribili anni con pellicole allucinanti, come ad esempio “Men Behind The Sun” (1988) o “Philosophy Of A Knife” (2008), entrambe incentrate sulle cavie umane Continua a leggere

Le Bunker De La Dernière Rafale

bunker_di Marc Caro e Jean-Pierre Jeunet (Francia, 1981)

La lunga collaborazione tra Marc Caro e Jean-Pierre Jeunet ha dato sempre buoni frutti, ricordiamo infatti il successo meritato del grottesco “Delicatessen” (1991) o il surreale e mai troppo celebrato “La Città Perduta” (1995), uno dei titoli più affascinanti legati al cinema fantastico degli anni novanta. Oggi però risaliamo Continua a leggere

Nails

nailsdi Andrey Iskanov (Russia, 2003)

Mettiamo per un attimo da parte il cinema russo cupo ed esistenzialista che tanto ci piace (Andrey Zvyagintsev su tutti) per fare un salto tra le viscere della scena underground ex sovietica. Quella che ad esempio ci ha regalato perle estreme come “The Green Elephant” (1999). “Nails” (“Gvozdi”) atterra sullo schermo quattro anni più tardi e rappresenta l’esordio assoluto per un regista oggi piuttosto Continua a leggere