Sul Globo D’Argento

di Andrzej Żuławski (Polonia, 1988)

Vedrete un film realizzato dieci anni fa, uno stralcio di film. Una storia di due ore e mezza un quinto della quale manca. Questo quinto, datato 1977, è stato distrutto e non può essere più ricreato. Al posto delle scene mancanti, sentirete una voce che vi spiegherà brevemente l’idea originale”. Inizia con queste parole il lungometraggio maledetto di Andrzej Continua a leggere

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Totò Che Visse Due Volte

toto che visse due voltedi Daniele Ciprì e Franco Maresco (Italia, 1998)

Un film degradante per la dignità del popolo siciliano, del mondo italiano e dell’umanità, offensivo del buon costume, con esplicito disprezzo verso il sentimento religioso e contenente scene blasfeme intrise di degrado morale”. Attraverso questo feroce attacco frontale, “Totò Che Visse Due Volte” fu bannato in prima istanza dalla commissione Continua a leggere

La Passione Di Cristo

la passione di cristodi Mel Gibson (Stati Uniti, 2004)

“La Passione Di Cristo” (“The Passion Of The Christ”) è un film che ha diviso per troppi motivi: c’è chi lo ha definito antisemita, chi lo ha ritenuto eccessivamente truculento ma c’è anche chi lo ha celebrato per la sua fedele aderenza alle sacre scritture. Questa breve analisi esula però da ogni polemica di taglio religioso, dopotutto (ed è giusto farlo presente) ci siamo accostati all’opera con la Continua a leggere

Morituris

moriturisdi Raffaele Picchio (Italia, 2011)

Erano trascorsi troppi anni da “Totò Che Visse Due Volte” (1998) di Ciprì e Maresco, l’ultimo film italiano bloccato dalla nostra censura. Qualcuno doveva pure invertire la rotta facendo incazzare qualche burocrate seduto comodamente dietro una scrivania, così durante il nuovo millennio la risposta è arrivata puntuale con “Morituris” di Raffaele Picchio, un prodotto underground truce e Continua a leggere

Quella Notte In Casa Coogan

quella notte in casa coogandi Lee Madden (Stati Uniti, 1971)

Charles Manson ha lasciato un segno anche nel cinema e non poteva essere altrimenti. Da un lato attraverso alcune opere biografiche incentrate sul suo personaggio e sulla family che gravitava attorno a lui (ricordiamo “Helter Skelter”, film televisivo del 1976 o il più recente “The Manson Family” del 1997), ma anche con pellicole nelle quali non viene citato in modo esplicito, dove però è ben presente Continua a leggere

Calvaire

calvairedi Fabrice Du Welz (Belgio, 2004)

Marc Stevens è un cantante girovago che si esibisce nelle case di riposo per dare un po’ di sollievo alle vecchiette e alle infermiere. Durante l’incipit, in procinto di ripartire dopo uno spettacolo, una signora anziana nel camerino mostra i segni di un attaccamento morboso all’artista (“sapesse che gioia ci porta ogni volta che viene”), tentando anche un timido approccio Continua a leggere