Project Wolf Hunting

di Hongsun Kim (Corea del Sud, 2022)

Prendete un grande frullatore e infilateci dentro un’idea di base presa in prestito da “Con Air” (dei prigionieri che si ribellano durante il loro trasferimento), tante botte in modalità sovraumana (“Riki-Oh”) e una quantità di brutalità e di violenza non troppo dissimile da quella vista nel delirante “The Sadness” (giusto per restare in estremo oriente) Continua a leggere

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La Polizia Incrimina La Legge Assolve

di Enzo G. Castellari (Italia/Francia/Spagna, 1973)

“La Polizia Incrimina La Legge Assolve” è una tra le pellicole cruciali per la codificazione del genere poliziottesco. Enzo G. Castellari si svincola dall’impegno civile già visto in alcune opere simili, ponendo al centro del discorso la spettacolarizzazione degli eventi e l’azione più spericolata: non a caso, durante i primi dieci minuti del film, assistiamo a Continua a leggere

The Horde

di Yannick Dahan e Benjamin Rocher (Francia, 2009)

Come abbiamo già visto in passato (pensiamo a un titolo come “Frontiers”), il french horror è riuscito anche a sdoganarsi dalle sue peculiarità tipicamente autoctone, strizzando l’occhio alla materia proveniente dall’altra parte dell’oceano. In un paese per giunta privo di una tradizione legata al cinema degli zombi, per i registi Yannick Dahan e Continua a leggere

Mondocane

di Alessandro Celli (Italia, 2021)

Nella favela nata all’ombra dell’acciaieria, i figli dell’abbandono sopravvivono senza legge. Dimenticati, nella città simbolo di un paese segnato dal degrado ambientale”. Alessandro Celli ha scelto Taranto per girare questo film e non poteva essere altrimenti: un luogo segnato e ferito dalla presenza dell’Ilva, quell’enorme complesso siderurgico Continua a leggere

Vengeance

di Johnnie To (Hong Kong/Francia, 2009)

Dopo aver realizzato una serie di pellicole fondamentali per la storia del cinema action/crime/noir orientale (impossibile non menzionare “A Hero Never Dies” oppure “Exiled”), Johnnie To nel 2009 si presenta a Cannes con un lungometraggio-tributo alla scuola transalpina: “Vengeance” infatti non solo è un sentito omaggio alle opere di Continua a leggere

Axe

di Frederick R. Friedel (Stati Uniti, 1974)

“Axe” (conosciuto anche con la denominazione originaria “Lisa, Lisa”) è un film che ha avuto poca fortuna. Se proprio vogliamo trovare il suo piccolo momento di celebrità, allora dobbiamo passare dal Regno Unito e dalla famigerata lista dei video nasty (istituita all’inizio degli 80s), ovvero quei titoli considerati violenti e degenerati che dunque venivano Continua a leggere

Io Sono Nessuno

di Ilya Naishuller (Stati Uniti, 2021)

Questa volta il regista di “Hardcore Henry” (2015) non ha dovuto fare un grande sforzo, perché per “Io Sono Nessuno” (“Nobody”) gli ingredienti migliori erano già pronti sul tavolo: ci riferiamo a uno sceneggiatore come Derek Kolstad (quello di “John Wick”) e a un volto perfetto per questo tipo di cinema, quello di Bob Odenkirk, attore ormai Continua a leggere

Night In Paradise

di Park Hoon-Jung (Corea del Sud, 2020)

Già passato in rassegna fuori concorso al Festival di Venezia 2020 (quello per pochi intimi), “Night In Paradise” ha finalmente raggiunto un pubblico più vasto grazie all’interesse di Netflix. Dietro la macchina da presa ritroviamo una nostra vecchia conoscenza, ovvero quel Park Hoon-Jung già sceneggiatore dello straripante “I Saw The Devil” (2010) ma poi Continua a leggere

Down Terrace

di Ben Wheatley (Gran Bretagna, 2009) 

Tutti i primi film di Ben Wheatley, in un modo o nell’altro, hanno lasciato il segno. Un discorso che ovviamente include anche questo originale esordio realizzato nel 2009, un crime movie dove il regista fa le prove generali in vista dei suoi lavori successivi, in particolare l’acclamato “Kill List” del 2011 e la commedia politicamente scorretta “Sightseers” (2012) Continua a leggere

Calm With Horses

di Nick Rowland (Gran Bretagna/Irlanda, 2019)

In Italia si sono adeguati al didascalico titolo statunitense, così “The Shadow Of Violence” è diventato “L’Ombra Della Violenza”, bypassando direttamente la denominazione originale (“Calm With Horses”) ripresa dall’omonimo racconto scritto da Colin Barrett. Da una parte l’ippoterapia e una situazione di ipotetica tranquillità, dall’altra invece la costante minaccia di Continua a leggere