Tropa De Elite

di José Padilha (Brasile/Stati Uniti, 2007)

In partenza, “Tropa De Elite” (conosciuto anche come “Elite Squad”) doveva essere un documentario basato sull’omonimo libro scritto dall’antropologo Luiz Eduardo Soares insieme a due ex-membri del BOPE (il Batalhão De Operações Policiais Especiais è un gruppo di intervento speciale incaricato di effettuare incursioni nei territori delle favelas brasiliane) Continua a leggere

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Silenced

di Hwang Dong-Hyuk (Corea del Sud, 2011)

Cosa diavolo stava combinando dieci anni fa il regista/sceneggiatore della celebratissima serie “Squid Game”? Possiamo parlare di un vero e proprio salto mortale nel passato, poiché nel 2011 Hwang Dong-Hyuk aveva appena realizzato un film drammatico tra i più dolorosi e strazianti mai girati in Corea del Sud, “Silenced” (da noi all’epoca premiato al Continua a leggere

Leviathan

di Andrey Zvyagintsev (Russia, 2014)

Tra i registi russi emersi con l’avvento del nuovo secolo, Andrey Zvyagintsev (classe 1964) si è spesso distinto per l’elevata qualità delle sue pellicole, molte delle quali hanno ottenuto importanti riconoscimenti in giro per il mondo. “Leviathan” è una di queste (miglior film straniero ai Golden Globe 2015 e poi ancora nella cinquina finale degli Oscar, sempre Continua a leggere

Birdshot

di Mikhail Red (Filippine, 2016)

Spesso quando si parla di cinema orientale ci si riferisce alle grandi opere giapponesi, all’exploit del cinema coreano contemporaneo oppure ai tanti prodotti di culto provenienti dall’area cinese (nella quale dobbiamo includere, al di là delle dispute geopolitiche, anche Taiwan e Hong Kong). Ogni tanto però è giusto rimarcare l’importanza della scuola filippina Continua a leggere

Otac

di Srdan Golubovic (Serbia/Francia/Germania, 2020)

Dopo aver ottenuto una serie di riconoscimenti in giro per il mondo (tra cui un premio a Berlino), “Otac – Father” è sbarcato al Trieste Film Festival e si appresta a lasciare un segno profondo non solo all’interno del cinema balcanico, ma anche in prospettiva internazionale. Ispirandosi a una storia vera, il regista Srdan Golubovic è riuscito ad amalgamare Continua a leggere

Il Tocco Del Peccato

il tocco del peccatodi Jia Zhangke (Cina/Giappone/Francia, 2013)

Il cinema di Jia Zhangke rappresenta uno degli strumenti migliori per poter comprendere la Cina contemporanea e le sue mille contraddizioni sociali ed economiche. Tra le sue opere più conosciute ci sono due film in qualche modo legati tra loro, “Still Life” (vincitore a Venezia nel 2006) e “Il Tocco Del Peccato” (miglior sceneggiatura a Cannes nel 2013), due lavori entrambi ambientati in una Cina Continua a leggere

A Gentle Creature

a gentle creaturedi Sergey Loznitsa (Francia/Germania/Russia/Lettonia, 2017)

“A Gentle Creature” (“Krotkaya”) è un film sul processo di deumanizzazione nella Russia contemporanea, un termine che si riferisce a una serie di strategie psicologiche volte a escludere il singolo individuo o interi gruppi dalla società. Praticamente la negazione dell’umanità altrui, schiacciata da uno spietato ostracismo che non Continua a leggere

Hyena

hyena_di Gerard Johnson (Gran Bretagna, 2014)

Con “Hyena” l’inglese Gerard Johnson conferma quanto di buono si era già visto con “Tony – London Serial Killer” (2009), un piccolo dramma sociale sull’emarginazione e la solitudine. Tony era interpretato dal bravo Peter Ferdinando, poi cresciuto sia con Ben Wheatley (“A Field In England”) che con David Mackenzie (“Starred Up”), prima di ritornare protagonista proprio in questo Continua a leggere

Ma’ Rosa

ma' rosadi Brillante Mendoza (Filippine, 2016)

Manila come un formicaio umano. Una città ricca di contrasti nella quale i destini si incrociano, si scontrano e si annullano a vicenda, un luogo dove può accadere di tutto da un momento all’altro e dove il giorno e la notte sono due entità nettamente distinte tra loro. Lo abbiamo visto con il capolavoro di Mendoza, “Kinatay” (2009), ma anche con il più solare “Lola” (sempre dello stesso anno), le Continua a leggere

Il Poliziotto E’ Marcio

il poliziotto-edi Fernando Di Leo (Italia/Francia, 1974)

Dopo la spettacolare trilogia del milieu, Fernando Di Leo realizza due film su commissione per il produttore Galliano Juso: “Il Poliziotto è Marcio” (1974) e “La Città è Sconvolta: Caccia Spietata Ai Rapitori” (1975). Con il primo dei due sicuramente superiore.
L’incipit ricalca in pieno gli stilemi del poliziottesco (si comincia con una spietata esecuzione e un Continua a leggere