Dèmoni

di Lamberto Bava (Italia, 1985)

“Dèmoni” è l’horror che spacca in due gli anni ottanta del cinema di genere italiano, prima che sopraggiunga quel declino definitivo che purtroppo conosciamo tutti. In realtà, già nel 1985 c’è poco da stare allegri: meglio perciò unire le forze per dare vita a una sorta di dream team, con Lamberto Bava alla regia e Dario Argento (reduce dal successo di Continua a leggere

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Rabid

rabiddi David Cronenberg (Canada/Stati Uniti, 1977)

“Rabid – Sete Di Sangue” prosegue quell’affascinante discorso già iniziato con il precedente “Shivers” (1975), insistendo ancora una volta su delle tematiche che all’epoca risultavano assolutamente all’avanguardia: malattie sessuali, vaccini, pandemie e una serie di pericoli incubati dall’uomo e non provenienti da una fonte esterna. Con il progresso scientifico spettatore attivo di tali orrori, poiché Continua a leggere

Apocalypse Domani

apoc domanidi Antonio Margheriti (Italia/Spagna, 1980)

Per il cinema bis italiano il 1980 è l’anno dei grandi minestroni. Lo abbiamo visto con lo sgangherato ma divertente “Zombi Holocaust” (quando i morti viventi incontrano le atmosfere da cannibal movie) e lo ribadiamo con questo “Apocalypse Domani”, un b-movie prontamente ribattezzato in America “Cannibal Apocalypse”. Il titolo sfrutta quindi la scia del capolavoro sul Vietnam di Francis Ford Continua a leggere

28 Giorni Dopo

28di Danny Boyle (Gran Bretagna, 2002)

Scrivere una breve retrospettiva su “28 Giorni Dopo” (“28 Days Later…”) rappresenta l’occasione giusta per ribadire la differenza, a nostro avviso abissale, tra il cinema degli zombi e quello degli infetti. Da una parte gli storici film di George Romero e derivati, dall’altra una serie di pellicole in cui questi morti viventi (neppure tanto morti a dire il vero) corrono all’impazzata come cani rabbiosi. In tal Continua a leggere

It Follows

it followsdi David Robert Mitchell (Stati Uniti, 2014)

Detroit è una metropoli in decadenza. In seguito alla crisi dell’industria automobilistica, i suoi sobborghi si sono spopolati e molte zone versano in condizioni di completo abbandono. C’è inquietudine tra le strade, come se in questo panorama desolante si manifestassero oscure presenze sotto un cielo plumbeo. La cornice che avvolge “It Follows” non si allontana molto da queste suggestioni, una scelta Continua a leggere