Dèmoni

di Lamberto Bava (Italia, 1985)

“Dèmoni” è l’horror che spacca in due gli anni ottanta del cinema di genere italiano, prima che sopraggiunga quel declino definitivo che purtroppo conosciamo tutti. In realtà, già nel 1985 c’è poco da stare allegri: meglio perciò unire le forze per dare vita a una sorta di dream team, con Lamberto Bava alla regia e Dario Argento (reduce dal successo di Continua a leggere

Holy Motors

holy motorsdi Leos Carax (Francia/Germania, 2012)

Dopo la realizzazione di “Pola X” (1999), di Leos Carax si erano praticamente perse le tracce: qualche videoclip, un paio di cortometraggi e infine un segmento dell’antologia “Tokio!” (un tris di episodi diretti in compagnia di Michel Gondry e Bong Joon-Ho), prima di dare sfogo al suo film più ambizioso, “Holy Motors”, un lavoro senza dubbio da inserire tra quelli più personali e importanti Continua a leggere

Soldi Sporchi

soldi sporchidi Sam Raimi (Stati Uniti/Germania/UK, 1998)

Che il nome di Sam Raimi non sia legato esclusivamente al successo della trilogia di “Evil Dead” o a quella di “Spider-Man” non è scontato per tutti, forse anche per questo motivo oggi siamo andati a ripescare questo suo gioiellino uscito alla fine degli anni novanta che qualcuno (colpevolmente) si è lasciato sfuggire. “Soldi Sporchi” (“A Simple Plan”) è il classico thriller Continua a leggere

Deliria

deliriadi Michele Soavi (Italia, 1987)

“Deliria” è un film importante. In un periodo in cui il cinema di genere italiano è ormai giunto al capolinea, Michele Soavi fa il suo esordio con questo slasher ricco di buone intuizioni, il primo di quattro film capaci di portare puro ossigeno al moribondo horror made in Italy (anche i successivi “La Chiesa”, “La Setta” e “Dellamorte Dellamore” sono entrati nelle grazie di molti appassionati) Continua a leggere

Messiah Of Evil

messiah of evildi Willard Huyck (Stati Uniti, 1973)

“Messiah Of Evil” (in Italia tradotto frettolosamente con il titolo “Il Messia Del Diavolo”) è un horror tra i più originali e inquietanti realizzati negli anni settanta. Un film surreale carico di lugubri e sinistre atmosfere che – al di là della sua pochezza narrativa – si può considerare un piccolo cult nel genere. Impossibile che George A. Romero non abbia preso qualche spunto dalla scena del supermercato per il Continua a leggere

Visitor Q

visitordi Takashi Miike (Giappone, 2001)

Il 2001 è un anno fortunato per Takashi Miike. Tra i vari film da lui diretti in quel periodo (come al solito tantissimi!), escono “The Happiness Of The Katakuris”, “Agitator”, “Ichi The Killer” e questo bizzarro “Visitor Q”, quattro pellicole di indubbio valore ognuna delle quali diversa per approccio estetico e sviluppo delle vicende.
“Visitor Q” è un’opera progettata per la televisione Continua a leggere

I quindici film da non perdere del (nostro) 2017

motherlight

Rieccoci qui per il consueto appuntamento annuale con i film che hanno segnato maggiormente i nostri ultimi dodici mesi. Più che una classifica vera e propria, una lista della spesa per riassaporare o scoprire qualche perla uscita durante il corso del 2017, sia in sala che in edizione home video (come al solito includiamo anche pellicole viste nei festival e ancora inedite in Italia). Cinema di genere, cinema drammatico dalle tematiche scomode ma soprattutto thriller e horror, come da prassi.
Dalla lunga carrellata sono escluse quelle opere, reperibili in Italia solo da poco, già però trattate nell’articolo riguardante il 2016. Per approfondire Continua a leggere

Gozu

gozudi Takashi Miike (Giappone, 2003)

Con “Gozu” Takashi Miike riuscì a sorprendere la critica e il pubblico nell’edizione 2003 del Festival di Cannes. In effetti non solo si tratta di una pellicola tra le più folli mai dirette dal regista giapponese, ma è un’opera che riesce a catturare lo sguardo per la sua stratificazione continua di immagini e contenuti, la quale richiede un’attenzione costante da parte dello spettatore. In Continua a leggere

Zombi 2

zombi 2di Lucio Fulci (Italia, 1979)

“Zombi 2” è il sequel apocrifo di “Dawn Of The Dead” (ovvero “Zombi”), il capolavoro di George Romero uscito l’anno precedente. La scelta di salire (senza biglietto) sul carro del vincitore fu sicuramente perspicace, ma Lucio Fulci fu oggetto di critiche, poiché la sua pellicola fu accusata di aver copiato quella americana (lo stesso Fulci ricevette una lettera di protesta da parte di Dario Argento Continua a leggere