2022: La Top Ten di Cinema Estremo

Puntuale come un orologio svizzero, torna il consueto appuntamento con i migliori film usciti nel corso dell’anno. Dopo la succulenta scorpacciata presente nella classifica del 2021, ecco qui dieci nuovi titoli da appuntarsi assolutamente sull’agenda, oltre a qualche altro valido suggerimento presente in appendice.
Ovviamente, è importante ribadirlo, questa Continua a leggere

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I magnifici dieci film del (nostro) 2021


A cosa servono le classifiche? Per il sottoscritto è un semplice gioco, ma anche l’occasione giusta per fare un ripasso generale spendendo ulteriori parole sulle opere (da me) maggiormente gradite durante questi ultimi dodici mesi. Ho preso in considerazione tutte quelle pellicole diventate fruibili durante il 2021 (sulle varie piattaforme streaming, in edizione home video o direttamente al cinema), al di là del loro anno effettivo di produzione Continua a leggere

Sul Globo D’Argento

di Andrzej Żuławski (Polonia, 1988)

Vedrete un film realizzato dieci anni fa, uno stralcio di film. Una storia di due ore e mezza un quinto della quale manca. Questo quinto, datato 1977, è stato distrutto e non può essere più ricreato. Al posto delle scene mancanti, sentirete una voce che vi spiegherà brevemente l’idea originale”. Inizia con queste parole il lungometraggio maledetto di Andrzej Continua a leggere

Nove film da ricordare in un 2020 da dimenticare


Non poteva mancare il nostro consueto appuntamento con i migliori film usciti nel corso della stagione. Come al solito, prendiamo in considerazione tutte le pellicole diventate fruibili durante il 2020 (sulle varie piattaforme streaming, direttamente in edizione home video o al cinema quando è stato possibile), al di là del loro anno effettivo di produzione (se non è il 2020, è comunque il 2019 inoltrato). Per nostra fortuna la maggior parte Continua a leggere

Sbatti il mostro in copertina. Quando il Cinema diventa artwork

kata

Il rapporto tra cinema e musica rappresenta una delle tante sfaccettature di un approccio interdisciplinare che bisogna liberare fino in fondo, per fare in modo che ogni aspetto artistico a noi caro non finisca confinato dentro un limitante recinto monodimensionale. Questo articolo nasce, dunque, dalla voglia di spaziare al di là della solita recensione giornaliera, per abbracciare il mondo Continua a leggere

Pig Chicken Suicide

pig chicken suicidedi Yoshihiko Matsui (Giappone, 1981)

In pochi conoscono la carriera di Yoshihiko Matsui, un regista underground classe 1956 che in oltre trent’anni di attività ha diretto soltanto quattro film (tra i quali l’eccellente “The Noisy Requiem” del 1988). Oggi facciamo un bel passo indietro per parlarvi del secondo lungometraggio di Matsui, una vera e propria esperienza estrema figlia delle influenze surreali di Shûji Terayama, forse l’unico Continua a leggere

I dodici film che hanno segnato il (nostro) 2018

cervosacroRitorna puntuale anche quest’anno la nostra carrellata dedicata ai film che ci hanno maggiormente colpito durante gli ultimi dodici mesi. Non una classifica vera e propria, ma una piccola lista in ordine sparso per (ri)scoprire i migliori lavori (o quelli più originali) nell’ambito del cinema di genere e in quello puramente drammatico: dal più classico intrattenimento horror alle opere d’autore dalle tematiche scomode o controverse, senza Continua a leggere

La Grande Estasi Di Robert Carmichael

robert carmichaeldi Thomas Clay (Gran Bretagna, 2005)

I venti minuti conclusivi di “La Grande Estasi Di Robert Carmichael” (“The Great Ecstasy Of Robert Carmichael”) rappresentano un passaggio obbligato per ogni cultore del cinema estremo. Immagini sadiche e agghiaccianti che all’epoca fecero urlare allo scandalo i benpensanti, eppure quella di Thomas Clay è una storia molto credibile, l’ennesimo ritratto delle nuove generazioni allo Continua a leggere

Nails

nailsdi Andrey Iskanov (Russia, 2003)

Mettiamo per un attimo da parte il cinema russo cupo ed esistenzialista che tanto ci piace (Andrey Zvyagintsev su tutti) per fare un salto tra le viscere della scena underground ex sovietica. Quella che ad esempio ci ha regalato perle estreme come “The Green Elephant” (1999). “Nails” (“Gvozdi”) atterra sullo schermo quattro anni più tardi e rappresenta l’esordio assoluto per un regista oggi piuttosto Continua a leggere