One Child Nation

di Nanfu Wang e Jialing Zhang (Stati Uniti, 2019)

Dal 1979 al 2015 la Cina ha adottato la politica del figlio unico, un’imposizione nei confronti dei cittadini ritenuta fondamentale per porre uno stop all’enorme incremento demografico del paese. In questo caso non ci interessa discutere sull’effettiva utilità o meno del controllo delle nascite (un discorso che si potrebbe allargare all’intero pianeta, sempre Continua a leggere

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Wrath Of Silence

di Yukun Xin (Cina, 2017)

Quando il cinema cinese si spinge a nord (le zone settentrionali dello Shanxi ma soprattutto la regione autonoma della Mongolia Interna), c’è poco da stare allegri: miniere, corruzione, sfruttamento del lavoro e luoghi spesso brulli e desolati, è questa la cornice dentro la quale prendono forma delle storie quotidiane cariche di rabbia e di disperazione. Lo Continua a leggere

Il Lago Delle Oche Selvatiche

il lago delle oche selvatichedi Diao Yinan (Cina/Francia, 2019)

Erano trascorsi alcuni anni dall’ultimo film di Diao Yinan, regista appartenente alla cosiddetta sesta generazione di cineasti cinesi. Il precedente “Fuochi D’Artificio In Pieno Giorno” (meglio chiamarlo con il titolo internazionale “Black Coal, Thin Ice”), dopo aver sbancato il Festival di Berlino nel 2014, lo ricordiamo ancora oggi come un noir baciato da una splendida location nel nord della Cina, una pellicola Continua a leggere

Blind Shaft

blind shaftdi Li Yang (Cina/Germania/Hong Kong, 2003)

Solo di recente Li Yang ha concluso la sua ipotetica trilogia incentrata sui contrasti sociali di una Cina a noi sconosciuta, risale infatti al 2017 il suo ultimo “Blind Way”, un terzo capitolo comunque meno brillante rispetto ai primi due lungometraggi, “Blind Shaft” (2003) e “Blind Mountain” (2007). Davanti a questi titoli inequivocabili, una domanda sorge spontanea: la Cina contemporanea ha (forse) Continua a leggere

Behemoth

behemothdi Zhao Liang (Cina/Francia, 2015)

Per un regista cinese non è affatto facile raccontare la realtà e le disparità economiche del proprio paese: che si tratti di finzione o di documentario c’è sempre la possibilità che intervenga la censura vietando quel prodotto in patria. Questo accade soprattutto quando si indaga sulla vita degli ultimi, degli invisibili, di persone fagocitate e schiacciate dal capitalismo, nel nostro caso un gruppo di minatori. Già nel 2003 il Continua a leggere

Il Tocco Del Peccato

il tocco del peccatodi Jia Zhangke (Cina/Giappone/Francia, 2013)

Il cinema di Jia Zhangke rappresenta uno degli strumenti migliori per poter comprendere la Cina contemporanea e le sue mille contraddizioni sociali ed economiche. Tra le sue opere più conosciute ci sono due film in qualche modo legati tra loro, “Still Life” (vincitore a Venezia nel 2006) e “Il Tocco Del Peccato” (miglior sceneggiatura a Cannes nel 2013), due lavori entrambi ambientati in una Cina Continua a leggere

The Looming Storm

the looming stormdi Yue Dong (Cina, 2017)

L’exploit di “Black Coal, Thin Ice”, vincitore a Berlino nel 2014, ha dato credibilità a un cinema thriller cinese storicamente offuscato dai capolavori di Hong Kong e dalle svariate perle coreane. “The Looming Storm” (“Bao Xue Jiang Zhi”) segna l’esordio assoluto per Yue Dong, regista e sceneggiatore di un film che guarda proprio a certi prodotti made in Corea, raccontandoci la storia di Continua a leggere

An Elephant Sitting Still

an elephant sitting stilldi Hu Bo (Cina, 2018)

Per alcuni registi il cinema è uno strumento per esorcizzare il proprio dolore, per altri invece diventa il canale unico per poterlo esprimere, urlandolo al mondo più forte possibile. Con “An Elephant Sitting Still” dobbiamo quindi partire dalla fine, il regista Hu Bo (neppure trentenne) si è infatti tolto la vita non appena terminato il montaggio, un epilogo straziante che riporta in mente un altro suicidio Continua a leggere

Blind Mountain

blind mdi Li Yang (Cina, 2007)

L’immenso territorio della Cina sembra correre a due velocità. Se le metropoli sommerse dallo smog non si fermano mai (un vero formicaio piegato alle più becere logiche del capitalismo), le zone rurali conservano ancora un fascino primordiale, dominato però da leggi non scritte e da disuguaglianze purtroppo taciute. Alcuni registi sono stati capaci di raccontarci le dinamiche legate Continua a leggere

Men Behind The Sun

mendi Tun Fei Mou (Cina/Hong Kong, 1988)

La realtà è sempre più cruda della fantasia, ce lo insegnano le pagine insanguinate dei libri di storia. Non tutto però ci è stato raccontato a dovere: durante lo scorso secolo, ad esempio, le atrocità della seconda guerra mondiale non si limitarono soltanto ai tanti orrori accaduti nel nostro continente. Sulla sponda asiatica (bombe nucleari americane a parte!) la situazione, per certi versi Continua a leggere