di Zhao Liang (Cina/Francia, 2015)
Per un regista cinese non è affatto facile raccontare la realtà e le disparità economiche del proprio paese: che si tratti di finzione o di documentario c’è sempre la possibilità che intervenga la censura vietando quel prodotto in patria. Questo accade soprattutto quando si indaga sulla vita degli ultimi, degli invisibili, di persone fagocitate e schiacciate dal capitalismo, nel nostro caso un gruppo di minatori. Già nel 2003 il Continua a leggere