di Bong Joon-Ho (Corea del Sud, 2019)
Trattenete il fiato e buttatevi a capofitto nella visione di “Parasite” (“Gisaengchung”), ne uscirete rigenerati dopo due ore abbondanti di grande cinema. Lo stesso Bong Joon-Ho sembra aver ritrovato la retta via coreana, in seguito all’esperienza di ampio respiro intrapresa prima con “Snowpiercer” (2013) e poi con “Okja” (2017), due film di discreta fattura ma comunque ben lontani Continua a leggere