di Bruno Dumont (Francia, 1999)
“Io non devo trasformare i personaggi in degli eroi. I film in cui l’eroe è una brava persona non hanno un valore, sono solo un divertimento. Il mio cinema è come un vaccino, un veleno. Io lo inietto, così lo spettatore impara a difendersi”. Questo è Bruno Dumont, prendere o lasciare. Dopo un esordio con i fiocchi (“L’Età Inquieta”), il regista di Bailleul gira il secondo lungometraggio ancora una Continua a leggere