M – Il Mostro Di Düsseldorf

mdi Fritz Lang (Germania, 1931)

“M – Il Mostro Di Düsseldorf” (“M – Eine Stadt Sucht Einen Mörder”) è il primo lavoro di Fritz Lang ad avvalersi del sonoro, una potenzialità che il regista viennese sfrutta con estrema intelligenza fin dalle primissime battute del film. La grandezza di Lang emerge proprio attraverso questa peculiarità, una novità tecnica messa immediatamente al servizio della storia e delle oscure suggestioni in essa Continua a leggere

I Miserabili

i miserabilidi Ladj Ly (Francia, 2019)

Curiosamente in Francia, per competere nella corsa agli Oscar 2020, hanno scelto “I Miserabili” invece che puntare sull’eleganza del più quotato “Ritratto Della Giovane In Fiamme” (2019) di Céline Sciamma. Nonostante fosse impossibile battere il coreano “Parasite” (2019), l’opera dell’esordiente Ladj Ly è riuscita comunque ad approdare nella cinquina finale, dopo aver conquistato molti altri Continua a leggere

A Good Woman Is Hard To Find

a good woman is hard to finddi Abner Pastoll (Gran Bretagna/Belgio, 2019)

Abner Pastoll è un regista britannico nato in Sud Africa nel 1982, qui al suo terzo lungometraggio. “A Good Woman Is Hard To Find” è una produzione tra Regno Unito e Belgio che prova a rinverdire i fasti del revenge thriller, un genere che necessita di una sceneggiatura perfetta per poter rendere al massimo. In questo caso lo script di Ronan Blaney – pur con qualche falla – fa il suo sporco dovere Continua a leggere

Chi L’Ha Vista Morire?

chidi Aldo Lado (Italia/Francia, 1972)

La prima cosa che resta ben impressa di questa pellicola è la nenia ossessiva cantata dai bambini, un coro di voci bianche che viene riproposto più volte durante le scene del film: l’artefice di questo ansiogeno score è un certo Ennio Morricone, qui alle prese con una delle sue colonne sonore più sottovalutate di sempre. Al resto ci pensa invece Aldo Lado, attraverso un discreto giallo di Continua a leggere

The Ugly Swans

the ugly swansdi Konstantin Lopushanskiy (Russia, 2006)

Nel cinema fantascientifico russo la componente filosofica è essenziale, basta rivolgersi ad Andrei Tarkovsky per ricevere tutte le risposte possibili. “The Ugly Swans” si ricollega proprio all’opera del celebre cineasta sovietico, perché curiosamente condivide con “Stalker” (1979) la stessa fonte (gli scrittori Boris e Arkadiy Strugatskiy, i cui libri hanno alimentato non poco questo tipo di immaginario) Continua a leggere

Jesus Camp

jesus campdi Heidi Ewing e Rachel Grady (Stati Uniti, 2006)

“Jesus Camp” è un documentario di quelli che fanno male. In questi novanta minuti scarsi è racchiuso il punto di vista (imparziale) di Heidi Ewing e Rachel Grady, due registe che hanno raccontato con la loro mdp la vita di un campo estivo pentacostale per bambini. Il lato oscuro di un’America che corre a marcia indietro, combattendo l’aborto e Continua a leggere

Emperor Tomato Ketchup

etkdi Shûji Terayama (Giappone, 1971)

Tra i tanti cortometraggi girati da Shûji Terayama, “Emperor Tomato Ketchup” (“Tomato Kecchappu Kôtei”) è il più celebre di tutti e precede di tre anni il film che da molti – a ragione – viene considerato il suo capolavoro, “Pastoral: To Die In The Country” del 1974. In realtà di “Emperor Tomato Ketchup” esistono due versioni ben distinte, una prima originaria di soli ventisette minuti e Continua a leggere

Non Si Sevizia Un Paperino

non sidi Lucio Fulci (Italia, 1972)

“Non Si Sevizia Un Paperino” è il capolavoro giallo di Lucio Fulci, un film in controtendenza rispetto alle pellicole contemporanee che spopolavano in Italia durante la prima metà degli anni settanta. Il regista romano ambienta nel profondo sud una torbida vicenda legata alla sparizione e all’uccisione di bambini, in un paese (le riprese furono effettuate tra Puglia, Abruzzo e Basilicata) Continua a leggere