Andrej Rublev

andrej rublevdi Andrei Tarkovsky (Unione Sovietica, 1966)

“Andrej Rublev” è uno spaccato della Russia del Quattrocento raccontato attraverso la vita di un grande pittore di icone, un artista a cui Andrei Tarkovsky affida un messaggio universale, una riflessione accolta con diffidenza in patria (in Unione Sovietica il film uscì con ben cinque anni di ritardo) al contrario di quanto stava accadendo in Europa (dove il regista aveva già raccolto premi e Continua a leggere

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The House That Jack Built

la casa di jackdi Lars Von Trier (Danimarca/Francia, 2018)

La censura è un’arma a doppio taglio. Insulta e svilisce il lavoro di un regista ma allo stesso tempo riesce ad attirare ancora di più l’attenzione del pubblico, aumentando la curiosità attorno al prodotto incriminato. “The House That Jack Built” (preferiamo mantenere il titolo originale rispetto alla banale semplificazione “La Casa Di Jack”) finalmente è arrivato in Italia ma non è stata un’uscita come Continua a leggere

Spostamenti Progressivi Del Piacere

spostamentidi Alain Robbe-Grillet (Francia, 1974)

Alain Robbe-Grillet è stato un personaggio dai mille volti, conosciuto e ammirato per i suoi romanzi ma anche per la sua passione per la regia e la sceneggiatura. Proprio lo script con cui egli fece l’esordio nel mondo del cinema può essere preso come esempio eloquente del suo stile: “L’Anno Scorso a Marienbad” (1961) di Alain Resnais è un film enigmatico, avvolgente Continua a leggere

Antiporno

antipornodi Sion Sono (Giappone, 2016)

Se in alcune pellicole Sion Sono è stato accusato di misoginia, qualcuno dovrà definitivamente ricredersi alla luce della sua ultima fatica. “Antiporno” è un film che riflette in maniera letale sulla condizione delle donne, solo in apparenza capaci di decidere il loro destino (“le donne in Giappone vengono uccise dalla libertà. Si aggrappano alla libertà. Per essere schiave”). Arte Continua a leggere

M.F.A.

m.f.adi Natalia Leite (Stati Uniti, 2017)

Francesca Eastwood ha stoffa da vendere: glaciale come il padre e capace di catalizzare l’intera attenzione su se stessa, anche quando ci troviamo davanti a un film senza infamia e senza lode (come questo). Già femme fatale nel western estremo “Outlaws And Angels” (2016), la Eastwood si conferma valida interprete (in un ruolo da mantide) all’interno di un’opera che affronta con insistenza Continua a leggere

Blind Beast

blind_beastdi Yasuzô Masumura (Giappone, 1969)

La mancanza di un fronte compatto volto alla sperimentazione e all’avanguardia: ecco un motivo per il quale il cinema giapponese contemporaneo non riesce più a sdoganarsi da un linguaggio divenuto ultimamente troppo patinato e poco interessato agli aspetti underground. Eppure, la tradizione nipponica ha dalla sua un movimento che tra gli anni sessanta e settanta (ma con origini che vanno Continua a leggere