Birds Of Passage

di Ciro Guerra e Cristina Gallego (Colombia, 2018)

“Birds Of Passage” (“Pájaros De Verano”) è arrivato in Italia con un titolo piuttosto didascalico, “Oro Verde – C’era Una Volta In Colombia” (il verde è riferito alle coltivazioni di marijuana). Gli uccelli di passaggio hanno invece un significato simbolico, perché quello di Ciro Guerra è un family drama nel quale i segnali premonitori hanno una valenza Continua a leggere

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Knife + Heart

di Yann Gonzalez (Francia/Messico/Svizzera, 2018)

“Knife + Heart” (il titolo originale è “Un Couteau Dans Le Cœur”) è un’opera che oscilla di continuo tra passato e presente: nel primo caso, oltre al periodo in cui è ambientata (il 1979), nella pellicola possiamo ritrovare molti elementi tipici del thriller-giallo di vecchia data, con riferimenti che passano dal cinema di Dario Argento e da quello di Brian De Palma Continua a leggere

Under The Silver Lake

di David Robert Mitchell (Stati Uniti, 2018)

Dopo il successo di “It Follows” (2014), David Robert Mitchell riprende in mano una sceneggiatura scritta nel 2012, realizzando così il suo terzo lungometraggio, senza dubbio quello più inclassificabile e ambizioso. Delirio di onnipotenza? In parte sì, perché due ore e venti di visione sono davvero troppe rispetto alle potenzialità narrative della pellicola, senza Continua a leggere

Ayka

di Sergei Dvortsevoy (Russia/Germania/Kazakistan, 2018)

Come spesso accade dalle nostre parti, il cinema russo contemporaneo resta sempre un’esperienza (nonché un privilegio!) per pochi intimi, anche quando queste pellicole riescono ad aggiudicarsi qualche importante premio internazionale. Ricordiamo infatti che nel 2018, la kazaka Samal Yeslyamova trionfò a Cannes come migliore attrice della rassegna Continua a leggere

The Cleaning Lady

di Jon Knautz (Stati Uniti, 2018)

Il nome del canadese Jon Knautz non è affatto sconosciuto agli appassionati di cinema horror: se già con “The Shrine” (2010) si poteva intravedere qualche lampo interessante, è stato il recente “Goddess Of Love” (2015) ad alzare più in alto l’asticella, grazie a un approccio drammatico legato alle morbose ossessioni di una giovane ballerina. Un tema Continua a leggere

Marilyn

di Martín Rodríguez Redondo (Argentina/Cile, 2018)

“Marilyn” ha avuto il suo piccolo momento di celebrità nel 2018, quando fu proiettato al Festival di Berlino. Anche se oggi dalle nostre parti questo film non se lo ricorda più nessuno, nella comunità LGBT sudamericana sono ancora in molti a parlare del personaggio di Marcelo Bernasconi (detto Marcos), il protagonista delle vicende (la pellicola è basata Continua a leggere

Unfriended: Dark Web

di Stephen Susco (Stati Uniti, 2018)

Anche se parlare di sequel vero e proprio è ovviamente fuorviante, “Unfriended: Dark Web” si infila sulla scia del primo capitolo diretto da Levan Gabriadze nel 2014, mettendo però da parte ogni riferimento al sovrannaturale (con risultati finalmente degni di nota). Qui viene meno l’originalità del prototipo “Unfriended”, ma si sale vertiginosamente a Continua a leggere

Blind Spot

di Tuva Novotny (Norvegia, 2018)

Partendo da un titolo di grande rilevanza internazionale come “Arca Russa” (2002) di Aleksandr Sokurov, possiamo appurare che durante il nuovo secolo i film girati con un solo lunghissimo piano sequenza sono aumentati in maniera esponenziale (le tecniche di ripresa seguono di pari passo lo sviluppo della tecnologia video). Tra i lavori più intriganti e Continua a leggere

L’Ultima Ora

di Sébastien Marnier (Francia, 2018) 

Se state cercando un film strano, “L’Ultima Ora” (“L’Heure De La Sortie”) potrebbe fare al caso vostro. Si tratta di un prodotto sui generis perché ci parla di qualcosa di molto attuale, facendolo però in maniera contorta, criptica e inquietante, come se un dramma come tanti all’improvviso prendesse i connotati di un mystery/thriller senza via di scampo Continua a leggere

Erotik

di Domiziano Cristopharo (Italia, 2018)

Il percorso artistico portato avanti da Domiziano Cristopharo sembra inarrestabile, così come la sua idea di cinema (estremo), facilmente distinguibile all’interno del circuito underground italiano e non. Un approccio che si ripete puntualmente con questo “eROTik” (il titolo sottolinea il marcio presente nel film), un lavoro timidamente ispirato alle Continua a leggere