Into The Inferno

into the infernodi Werner Herzog (UK/Germania, 2016)

Tra gli ultimi documentari diretti dal grande Werner Herzog spicca questo “Into The Inferno”, curiosamente approdato persino sulla piattaforma Netflix. Si tratta dell’ennesimo viaggio alla scoperta del rapporto tra uomo e natura, un binomio inscindibile già a partire dai più celebri film diretti dal regista tedesco. Herzog è accompagnato in giro per il mondo dal vulcanologo britannico Clive Continua a leggere

Dogs

dogsdi Bogdan Mirică (Romania/Francia, 2016)

Con Bogdan Mirică la new wave rumena si sposta dallo squallore urbano delle città agli spazi aperti delle campagne. Dimentichiamoci quindi per un attimo le atmosfere plumbee di alcuni lavori di Cristi Puiu o Cristian Mungiu, esplorando invece una zona del paese poco conosciuta, un lembo di terra al confine tra Romania e Ucraina (nei pressi di Tulcea). Qui il giovane regista esordiente Continua a leggere

Fashionista

fashionistadi Simon Rumley (Stati Uniti, 2016)

“Fashionista” era molto atteso da chi, come noi, ammira Simon Rumley fin dal suo vertice “The Living And The Dead” (2006), un film poi seguito da un’altra eccellente pellicola uscita quattro anni dopo (“Red White & Blue”). Il regista inglese gira nuovamente in Texas e torna a collaborare con la brava Amanda Fuller, già protagonista di “Red White & Blue”, ma la notizia più importante Continua a leggere

Ma’ Rosa

ma' rosadi Brillante Mendoza (Filippine, 2016)

Manila come un formicaio umano. Una città ricca di contrasti nella quale i destini si incrociano, si scontrano e si annullano a vicenda, un luogo dove può accadere di tutto da un momento all’altro e dove il giorno e la notte sono due entità nettamente distinte tra loro. Lo abbiamo visto con il capolavoro di Mendoza, “Kinatay” (2009), ma anche con il più solare “Lola” (sempre dello stesso anno), le Continua a leggere

Safari

safaridi Ulrich Seidl (Austria, 2016)

Prosegue il controverso rapporto tra Ulrich Seidl e il continente africano, dopo il debordante “Paradise: Love” (2012) ambientato in Kenya. Stavolta ci spostiamo in Namibia, dove il regista austriaco segue un gruppo di persone impegnate in questa nuova frontiera del colonialismo, la vacanza venatoria (una definizione utilizzata dallo stesso Seidl durante la presentazione del film al Festival Continua a leggere

Strangled

strangleddi Árpád Sopsits (Ungheria, 2016)

E’ una curiosa coincidenza il fatto che nel 2016 siano usciti due film praticamente speculari, uno in Polonia e un altro in Ungheria. Nel primo caso, ci riferiamo a “I’m A Killer” di Maciej Pieprzyca, la storia vera di un omicida seriale che terrorizzò la zona della Slesia nella seconda metà degli anni sessanta. “Strangled” (“A Martfüi Rém” nel suo titolo originale) si sofferma invece sulle gesta di Continua a leggere

Goran

gorandi Nevio Marasović (Croazia, 2016)

Tra i registi emergenti provenienti dalla ex Jugoslavia, il nome di Nevio Marasović è di quelli da appuntare in grassetto. “Goran” è il suo terzo film, dopo le felici esperienze di “The Show Must Go On” (2010) e “Vis-À-Vis” (2013), un’opera in bilico tra dramma e thriller e dal sapore quasi scandinavo (non a caso lo sceneggiatore è il norvegese Gjermund Gisvold). Lo stesso Marasović Continua a leggere

Suntan

suntandi Argyris Papadimitropoulos (Grecia, 2016)

Antiparos è un’isoletta delle Cicladi nel bel mezzo del Mar Egeo: come per tanti altri luoghi di villeggiatura estivi, è un posto silenzioso e malinconico durante l’inverno, mentre nei mesi più caldi si popola di turisti da ogni parte del mondo. Sole cocente, mare limpido, discoteche fino all’alba e tanti giovani votati all’edonismo e al divertimento più sfrenato, senza alcuna barriera morale Continua a leggere

The Neighbor

the neidi Marcus Dunstan (Stati Uniti, 2016)

Marcus Dunstan è un personaggio navigato all’interno del circuito horror americano. Come sceneggiatore, ha iniziato nel 2005 con “Feast”, per poi proseguire con alcuni capitoli della celebre saga di “Saw”. Un approccio al genere che abbiamo ritrovato nei suoi unici film diretti prima di questo “The Neighbor”, ovvero “The Collector” (2009) e “The Collection” (2012), opere nelle quali Continua a leggere