Where The Dead Go To Die

di Jimmy ScreamerClauz (Stati Uniti, 2012)

Il cinema di animazione nasce per spingersi oltre i confini dell’immaginazione. Tuttavia, dietro ogni angolo può nascondersi sia un paradiso (per bambini) che un inferno (rigorosamente per adulti). Nel caso di “Where The Dead Go To Die”, ci riferiamo ovviamente alla seconda ipotesi: quello diretto da Jimmy ScreamerClauz (newyorkese classe 1983) non è Continua a leggere

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American Mary

di Jen Soska e Sylvia Soska (Canada, 2012)

In passato si è parlato molto delle gemelle Jen e Sylvia Soska (entrambe attive fin da giovanissime nel mondo del cinema), soprattutto quando nel 2012 uscì “American Mary”, un horror piuttosto strombazzato nel giro indie e dunque all’epoca atteso con molta trepidazione. Purtroppo le (alte) aspettative non furono del tutto ripagate, anche se oggi Continua a leggere

Hate Crime

di James Cullen Bressack (Stati Uniti, 2012)

Non è stato semplice negli ultimi tempi realizzare dei titoli legati al filone home invasion diversi (e originali) rispetto alle tante altre pellicole viste in passato, soprattutto contando su pochi mezzi economici a disposizione. Ci ha provato il regista americano James Cullen Bressack con questo “Hate Crime”, un’opera condensata in appena settanta minuti e girata Continua a leggere

Maniac

di Franck Khalfoun (Francia/Stati Uniti, 2012)

Girare il remake di un film che ha fatto epoca è un suicidio (almeno sulla carta), sia perché automaticamente scatta l’infame paragone con il prodotto originario, sia perché la maggior parte delle volte esce fuori un lavoro mediocre, destinato a essere dimenticato nel giro di poco tempo. A fare questa scommessa c’è però l’agguerrito Alexandre Aja Continua a leggere

Pietà

di Kim Ki-Duk (Corea del Sud, 2012)

La scomparsa di Kim Ki-Duk per noi è lunga da elaborare. Abbiamo perso un grande poeta della settima arte, un cineasta che ha permesso a molte persone di avvicinarsi alla bellezza del cinema coreano. Oggi ripeschiamo il suo ultimo successo su scala internazionale, “Pietà” (il titolo si può scrivere anche senza accento), il film che si impose a Venezia nel 2012 Continua a leggere

Boy Eating The Bird’s Food

di Ektoras Lygizos (Grecia, 2012)

Tra le varie derive riconducibili alla new wave del cinema greco, c’è anche un filone strettamente legato alla crisi economica che ha colpito il paese ellenico alla fine degli anni zero del millennio in corso. Pur mantenendo intatta una forte carica alienante, queste pellicole rimangono ben ancorate alla realtà, lasciando spazio a una serie di personaggi il più delle Continua a leggere

Tulpa

di Federico Zampaglione (Italia, 2009)

L’uscita nelle sale di “Tulpa” fu preceduta da una grande campagna pubblicitaria che fece salire alle stelle le nostre aspettative. Era il 2012 e Federico Zampaglione (frontman dei Tiromancino prima di essere regista) poteva contare sul discreto risultato conseguito con “Shadow” (2009), un piccolo horror indipendente sicuramente derivativo ma capace di raggiungere senza alcun problema gli obiettivi Continua a leggere

Kid-Thing

kid-thingdi David Zellner (Stati Uniti, 2012)

“Kid-Thing” è una pellicola indipendente americana passata sugli schermi del Sundance Festival nell’ormai lontano 2012. Novanta minuti scarsi capaci di offrire allo spettatore delle sensazioni alquanto stranianti, vissute attraverso gli occhi di una bambina di dieci anni.
Il regista David Zellner ci porta a spasso tra le campagne non lontane da Austin (Texas), dove la Continua a leggere

Gyo: Tokyo Fish Attack

gyo tfadi Takayuki Hirao (Giappone, 2012)

I manga di Junji Itō sono crudeli, raccapriccianti, malsani e bizzarri, una fonte inesauribile di idee e di contenuti per il cinema horror giapponese contemporaneo. Oltre ad aver ispirato una manciata di film piuttosto apprezzati dai suoi fan (tra i quali ricordiamo la lunga serie dedicata a “Tomie” oppure il weirdoUzumaki”), il lavoro di Itō ha dato il via alla realizzazione di un anime a dir Continua a leggere

Fist Of Jesus

fist of jesusdi Adrián Cardona e David Muñoz (Spagna, 2012)

Ogni festa comandata ha il suo cortometraggio cult che si rispetti. Se a dicembre non possiamo fare a meno di rivederci quella genialata di “Treevenge” (2008), con l’arrivo della Pasqua è il turno di “Fist Of Jesus”, uno short di neppure quindici minuti tutto incentrato sulla figura di Gesù Cristo. Il budget è minimo eppure i due registi spagnoli Adrián Continua a leggere