The Stuff

di Larry Cohen (Stati Uniti, 1985)

Nel 1985, le famiglie medie sono ormai completamente asservite al potere della televisione e della pubblicità. Se solo due anni prima David Cronenberg aveva tracciato un solco molto importante attorno all’argomento (“Videodrome”), è Larry Cohen a scherzarci sopra in modo semplice e scanzonato, considerando sia i limiti di budget che quelli legati al suo Continua a leggere

Pubblicità

Dèmoni

di Lamberto Bava (Italia, 1985)

“Dèmoni” è l’horror che spacca in due gli anni ottanta del cinema di genere italiano, prima che sopraggiunga quel declino definitivo che purtroppo conosciamo tutti. In realtà, già nel 1985 c’è poco da stare allegri: meglio perciò unire le forze per dare vita a una sorta di dream team, con Lamberto Bava alla regia e Dario Argento (reduce dal successo di Continua a leggere

Buddies

di Arthur J. Bressan Jr (Stati Uniti, 1985)

“Buddies” è un film davvero commovente, una lezione di umanità che meriterebbe maggiore visibilità al di là del circuito nel quale la pellicola è diventata celebre, quello LGBT. Questo per ribadire che i sentimenti, le malattie o il più tragico dolore non appartengono soltanto a una determinata fetta di popolazione, ma sono un patrimonio comune a Continua a leggere

7, Hyden Park: La Casa Maledetta

di Alberto De Martino (Italia, 1985)

L’ultimo film di Alberto De Martino risale al 1985, quando ormai per il cinema di genere italiano erano rimaste solo le briciole, sempre se non ti chiamavi Dario Argento o Lamberto Bava e avevi la possibilità di girare con una squadra e una produzione importante (prima “Phenomena” e in seguito “Dèmoni” contribuirono a tenere in vita il cinema horror Continua a leggere

Il Ritorno Dei Morti Viventi

il ritorno dei morti viventidi Dan O’Bannon (Stati Uniti, 1985)

Viste le premesse scoppiettanti, Dan O’Bannon (1946-2009) avrebbe meritato molto di più: una partenza importante come attore e sceneggiatore per “Dark Star” (1974) di John Carpenter e poi ancora il suo script per “Alien” (1979) di Ridley Scott non gli hanno mai garantito un successo su larga scala, nonostante Dan abbia ricevuto stima e considerazione anche nel corso degli anni ottanta Continua a leggere

Hot Love

hot lovedi Jörg Buttgereit (Germania Ovest, 1985)

“Hot Love” è un cortometraggio di circa trenta minuti girato da Jörg Buttgereit a soli ventidue anni, un lavoro amatoriale a budget zero che rappresenta il ponte tra i suoi primissimi short e quello che ancora oggi è considerato il suo film più importante, “Nekromantik” (1987). “Hot Love” è quindi una prova generale, un titolo propedeutico in cui possiamo riconoscere tutti gli elementi principali che Continua a leggere

Story Of A Junkie

story of a jdi Lech Kowalski (Stati Uniti, 1985)

Lech Kowalski, regista americano dalle chiare origini polacche, è considerato a ragione uno degli esponenti di punta del cinema underground d’oltreoceano. Di lui conosciamo soprattutto il documentario “D.O.A.” (1980) – una testimonianza fondamentale sulla nascita e il declino del movimento punk – con interviste esclusive a Sid Vicious e Nancy Spungen (catturate durante il primo tour americano dei Sex Continua a leggere

Guinea Pig: Devil’s Experiment

gpdi Satoru Ogura (Giappone, 1985)

La lunga saga di “Guinea Pig” ha sicuramente raccolto molto di più rispetto a quanto preventivato, ricevendo tanta pubblicità gratuita sia in patria (la censura tassativa in Giappone) che in America, dove il secondo capitolo “Guinea Pig: Flower Of Flesh And Blood” fu scambiato per un vero snuff movie dall’attore Charlie Sheen (con successiva indagine dell’FBI!). Inoltre sempre in Continua a leggere

Re-Animator

re_di Stuart Gordon (Stati Uniti, 1985)

Il rapporto duraturo tra il cinema horror e le opere di Howard Phillips Lovecraft non può fare a meno di “Re-Animator”, un film importante non solo per la sua epoca. Herbert West-Reanimator è il nome dell’unico racconto di Lovecraft scritto su commissione (poi pubblicato su una rivista nel 1922), un’opera innovativa nell’ambito della letteratura fantastica, considerando che durante quel periodo i Continua a leggere

You Killed Me First

You-Killed-Me-Firstdi Richard Kern (Stati Uniti, 1985)

Non si può parlare di cinema oltraggioso senza analizzare le infami opere realizzate in super8 da Richard Kern, regista e fotografo underground che tanto scalpore ha suscitato a partire dai primi anni ottanta. Il trasferimento a New York nel 1979 segna una svolta fondamentale per la sua carriera: lì per lui ha inizio una proficua collaborazione con alcuni celebri personaggi della scena no-wave e hardcore del Continua a leggere