Martin

di George A. Romero (Stati Uniti, 1976)

Se consideriamo la carriera di George A. Romero al di là delle sue imprescindibili pellicole sugli zombi (la prima trilogia è un dono divino), c’è un piccolo film su cui è importante spendere due parole: ci riferiamo a “Martin”, un’opera che il regista americano ha sempre indicato come la sua preferita. Utilizziamo il titolo originale poiché questa breve Continua a leggere

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The Witch Who Came From The Sea

di Matt Cinber (Stati Uniti, 1976)

Censurare un film significa anche pubblicizzarlo inconsapevolmente, facendolo passare per un prodotto maledetto nonché offensivo per il pubblico (il divieto ovviamente sortisce un effetto contrario, poiché scatena la più feroce curiosità). Nel Regno Unito, all’inizio degli 80s, sono stati poco furbi in tal senso, perché buona parte dei lungometraggi contenuti Continua a leggere

The Opening Of Misty Beethoven

di Radley Metzger (Stati Uniti, 1976)

Se in America la chiamavano the golden age of porn, un motivo ci sarà stato. Dopotutto, già dal termine dei 60s e almeno fino all’inizio degli anni ottanta, il cinema pornografico ha avuto una sua precisa dignità/identità artistica. All’epoca, da quelle parti, non era difficile imbattersi in una recensione positiva scritta da qualche quotato critico, anche perché Continua a leggere

Sette Femmine Per Un Sadico

di Michel Lemoine (Francia, 1976)

Il titolo originale di questo lungometraggio è “Les Week-Ends Maléfiques Du Comte Zaroff”, ovvero un riferimento esplicito a “The Most Dangerous Game” del 1932 (film in cui il protagonista in negativo era proprio un tale Conte Zaroff). Nel caso di “Sette Femmine Per Un Sadico”, a entrare in gioco è invece suo figlio, un uomo plagiato dal suo Continua a leggere

Ecco L’Impero Dei Sensi

di Nagisa Ôshima (Giappone/Francia, 1972)

“Ecco L’Impero Dei Sensi” è una pietra miliare del cinema erotico mondiale, una vera e propria corrida d’amore (riferendoci alla traduzione del titolo originale “Ai No Korîda”) che Nagisa Ôshima realizzò ispirandosi a una storia vera accaduta in Giappone nel 1936. Insieme al celebre regista, troviamo Kôji Wakamatsu nelle vesti di produttore esecutivo Continua a leggere

Un Violento Weekend Di Terrore

di William Fruet (Canada, 1976)

Con “Un Violento Weekend Di Terrore” (“Death Weekend”), il regista canadese William Fruet cercò di cavalcare quell’onda exploitation tipica degli anni settanta, mettendosi in scia di pellicole importanti come “Cane Di Paglia” (1971) oppure “L’Ultima Casa A Sinistra” (1972), pur con meno originalità e inventiva. La riproposizione di uno schema abbastanza Continua a leggere

Milano Violenta

milano violentadi Mario Caiano (Italia, 1976)

“Milano Violenta” non ha nulla a che spartire con “Roma Violenta” (1975) di Marino Girolami o con “Napoli Violenta” (1976) di Umberto Lenzi, neppure il regista, in questo caso Mario Caiano (un altro personaggio navigato che i generi del cinema bis li aveva attraversati tutti). Milano inoltre qui si vede poco, praticamente all’inizio, la prima di una serie di anomalie che in qualche modo riescono a plasmare Continua a leggere

Watcher In The Attic

watcher in the atticdi Noboru Tanaka (Giappone, 1976)

Il titolo originale “Edogawa Rampo Ryôki-Kan: Yaneura No Sanposha” non lascia dubbi al riguardo, “Watcher In The Attic” è l’ennesimo film giapponese tratto da un’opera del celebre scrittore nipponico Edogawa Rampo (una lista molto lunga nella quale troviamo pellicole come “Blind Beast” di Yasuzô Masumura o “Gemini” di Shinya Tsukamoto). Da noi a malapena conosciuto con la Continua a leggere

Maîtresse

maitressedi Barbet Schroeder (Francia, 1976)

Tra le pellicole più curiose uscite durante gli anni settanta, è impossibile non citare “Maîtresse”, uno dei primi lavori diretti da Barbet Schroeder (pochi anni prima impegnato nel fumoso “La Vallée”, un film diventato celebre solo grazie alla colonna sonora firmata dai Pink Floyd). In questo lungometraggio il regista franco-svizzero affronta con molta disinvoltura la tematica del Continua a leggere

God Told Me To

god told me todi Larry Cohen (Stati Uniti, 1976)

“God Told Me To” (conosciuto anche con il titolo alternativo “Demon”) è il film più ambizioso tra quelli diretti da Larry Cohen, regista newyorkese scomparso nel 2019 all’età di ottantadue anni. Il cinema di Cohen è pregno di riflessioni sociali che scavano molto più a fondo del semplice intrattenimento, ce lo ricorda ad esempio un’altra sua celebre pellicola, “The Stuff” (il famoso gelato Continua a leggere