
di Kôji Wakamatsu (Giappone, 1969)
Kôji Wakamatsu rimane ancora oggi un esempio unico all’interno di quel grande contenitore di avanguardia e di sperimentazione che ha segnato in maniera indelebile il cinema giapponese degli anni sessanta e settanta. Nagisa Ōshima aveva definito il suo stile come un’esperienza che non ha equivalenti, non a caso le riflessioni autodistruttive presenti nelle Continua a leggere