Pigs

di Marc Lawrence (Stati Uniti, 1973)

Uscito originariamente con il titolo “Daddy’s Deadly Darling”, questo film diretto da Marc Lawrence (attore attivo per oltre settant’anni!) è conosciuto soprattutto con la denominazione “Pigs”, anche se qui i maiali fanno solo da mero contorno. Nonostante un budget prossimo allo zero, non sono affatto pochi i motivi per cui ci siamo avvicinati all’opera: uno di questi è la sua natura alquanto stramba e malaticcia, una prerogativa tipicamente 70s qui accentuata attraverso un linguaggio estetico abbastanza sui generis.
Quando i soldi mancano, gli interpreti principali si devono per forza ricercare in casa: Toni Lawrence (la figlia del regista) è quindi Lynn, mentre a suo papà Marc spetta il ruolo di Zambrini, un soggetto poco raccomandabile (nella fattoria che egli gestisce, i maiali sono alimentati con la carne umana). La vera protagonista delle vicende è comunque la succitata ragazza, una giovane mentalmente disturbata a causa delle violenze sessuali subite dal padre in tenera età. Lynn riesce a fuggire dal manicomio presso il quale è in cura, rifugiandosi proprio nella sperduta tenuta del signor Zambrini. Con un trauma ancora vivo sulla pelle, la donna inizia a mietere vittime, mentre i corpi spariscono facilmente grazie all’aiuto del vecchio bifolco.
Nonostante le tante imperfezioni (c’è poco ritmo, il rischio è quello di sbadigliare), “Pigs” ha dalla sua delle prerogative che lo rendono assolutamente affascinante: il grugnito dei maiali è una di queste, una presenza sonora destabilizzante capace di spingere la pellicola verso territori alquanto malsani, complice un montaggio a dir poco allucinato (oltre a una serie di inquadrature piuttosto bizzarre ma decisamente funzionali alla causa). Inoltre, c’è da sottolineare l’ottima nonché straniante colonna sonora curata da Charles Bernstein (suo il futuro score per “Nightmare”), un accompagnamento realizzato in cambio di un dipinto a olio che il regista teneva appeso dentro casa!
Non male neppure i personaggi di contorno (lo sceriffo e l’investigatore mandato appositamente dalla clinica), anche se il rapporto tra i due psicopatici resta il pilastro portante di un’opera purtroppo poco conosciuta anche dagli appassionati di cinema horror. La distribuzione home video targata Troma ha interessato soltanto il territorio americano, dunque sarebbe auspicabile allargare l’orizzonte in modo tale da riscoprire questo piccolo lungometraggio un tempo proiettato nei più lerci drive-in d’oltreoceano. Perché il degrado, all’epoca, era all’ordine del giorno.

(Paolo Chemnitz)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...