Play Misty For Me

di Clint Eastwood (Stati Uniti, 1971)

La prima regia di Clint Eastwood risale al 1971, quando il celebre attore americano aveva già superato la quarantina. Fu grazie all’aiuto dell’amico Don Siegel (qui nelle curiose vesti di un barista) che Eastwood riuscì a realizzare questa pellicola, nonostante un budget misero e nessuna possibilità di girare in studio. “Play Misty For Me” (in Italia “Brivido Nella Notte”) è dunque un film scarno e registicamente acerbo, un’opera tuttavia apprezzata ancora oggi da quello zoccolo duro che di Eastwood non butta via niente. In effetti, al di là dei suoi oltre cinquant’anni sul groppone, “Play Misty For Me” mette in luce una serie di innegabili aspetti positivi, a cominciare da un soggetto molto interessante incentrato sul fenomeno dello stalking (anni dopo, “Attrazione Fatale” pescò a piene mani dalla pellicola in esame).
Il titolo si riferisce a un brano (“Misty”) quotidianamente richiesto in radio da una misteriosa ascoltatrice: lei è una formidabile Jessica Walter (nel ruolo di Evelyn), mentre lo speaker del programma è lo stesso Eastwood (nei panni di Dave), un uomo affascinante a cui le donne non sono mai mancate. Per sua sfortuna, il protagonista cede alle lusinghe di Evelyn, portandosela a letto senza potersi immaginare le tragiche conseguenze di quel flirt. Da quel momento, Dave è costretto a prendere le distanze (con le buone e con le cattive) dai comportamenti sempre più morbosi e schizofrenici della ragazza, la cui instabilità mentale diventa il leitmotiv che ci guida verso un epilogo altamente drammatico.
La pellicola si mantiene su livelli più che discreti proprio grazie alla brillante prova della Walter, perfetta interprete di una figura ossessionata da un soggetto incapace di gestire la sua vita sentimentale (nel frattempo, Dave riprende persino i rapporti con la sua ex). Certo, Clint Eastwood non è ancora del tutto sciolto in questo doppio ruolo sia davanti che dietro la macchina da presa, ma c’è poco da rimproverare al suo operato, anche perché “Play Misty For Me” è un thriller psicologico la cui tensione cresce minuto dopo minuto (seppur con qualche pausa, colpa di alcuni dialoghi tirati per le lunghe).
Se pensiamo alla strada dorata che ha percorso il buon Clint nelle vesti di regista, “Play Misty For Me” sembra soltanto un piccolo e ingenuo esperimento realizzato per scaldare i motori. In realtà, con il senno di poi, questo è un film che merita attenzione, una materia grezza dalla quale emergono delle ottime atmosfere 70s (la radio con i vinili, che nostalgia!) e una serie di personaggi degnamente caratterizzati. Per essere un esordio a basso costo, non si poteva chiedere di più.

(Paolo Chemnitz)

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