Bad Luck Banging Or Loony Porn

di Radu Jude (Romania/Croazia/Repubblica Ceca, 2021)

Sono in molti quelli che devono stare alla larga dal film che ha vinto il Festival di Berlino 2021: gli ipocriti, i falsi moralisti, i bacchettoni, i benpensanti e chiunque abbia una mentalità chiusa (solitamente si tratta di quegli individui che passano la maggior parte del loro tempo a giudicare gli altri, senza mai fare un minimo di autocritica). Continua a leggere

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The Nest Of The Cuckoo Birds

di Bert Williams (Stati Uniti, 1965)

Risale al 2017 il restauro di “The Nest Of The Cuckoo Birds”, uno sconosciuto horror/drama americano in chiaro stile southern gothic inizialmente andato perso, ma in seguito ritrovato in formato 35mm e rimesso a nuovo grazie all’interessamento di Nicolas Winding Refn. Il regista danese, già grande appassionato di cinema di genere (andatevi a rivedere Continua a leggere

The Dry

di Robert Connolly (Australia/Stati Uniti, 2020)

“The Dry” in patria è stato un successo annunciato, considerando che tra questi fotogrammi ci sono tutti gli ingredienti che hanno reso celebre un certo tipo di cinema australiano, quello più torbido e misterioso ambientato nelle zone più retrograde del paese. Un crime movie dunque molto legato alla tradizione, sotto alcuni aspetti non del tutto originale ma Continua a leggere

Murder In Mississippi

di Joseph P. Mawra (Stati Uniti, 1965)

Nel lontano 1964, tre attivisti del movimento per i diritti civili dei neri vennero uccisi a colpi di pistola da un gruppo di affiliati al Ku Klux Klan, con la complicità dello sceriffo della contea. Il fatto avvenne in una piccola località del Mississippi, dove i tre giovani si erano recati allo scopo di convincere i membri della comunità afroamericana ad iscriversi ai Continua a leggere

Buddies

di Arthur J. Bressan Jr (Stati Uniti, 1985)

“Buddies” è un film davvero commovente, una lezione di umanità che meriterebbe maggiore visibilità al di là del circuito nel quale la pellicola è diventata celebre, quello LGBT. Questo per ribadire che i sentimenti, le malattie o il più tragico dolore non appartengono soltanto a una determinata fetta di popolazione, ma sono un patrimonio comune a Continua a leggere

Ema

di Pablo Larraín (Cile, 2019)

Chi lo avrebbe mai detto, anche Pablo Larraín è riuscito a spiazzare il suo pubblico più affezionato. Che sia un bene o un male questo forse lo capiremo in un futuro prossimo, ma una cosa è certa, “Ema” si stacca completamente dal passato del regista cileno, scegliendo la via della suggestione al posto di quella del rigore formale e narrativo. Un film per gli occhi Continua a leggere

Intrépidos Punks

di Francisco Guerrero (Messico, 1988)

Il cinema di genere messicano ha una lunga tradizione, non a caso c’è un termine appositamente coniato per descrivere tale movimento, ovvero mexploitation, un grande contenitore in cui possiamo trovare proprio di tutto: dai tantissimi film con protagonista El Santo (eroe mascherato del wrestling locale) fino agli horror degli anni settanta, un filone Continua a leggere

Han Gong-Ju

di Lee Su-Jin (Corea del Sud, 2013)

Una delle tematiche cinematografiche più scottanti e dolorose è quella legata agli abusi sessuali, un orrore che può essere messo in scena in mille modi diversi. In Corea del Sud la finzione ha spesso trovato terreno fertile nel revenge movie, come per esempio abbiamo visto nel devastante “Bedevilled” (2010). Ma se alla base di tutto c’è una storia realmente Continua a leggere

The Antenna

di Orcun Behram (Turchia, 2019)

Giorno dopo giorno, ci stiamo avvicinando all’ordine ideale. Qualsiasi violazione dell’ordine verrà eliminata in fretta”. A volte basta una semplice frase per comprendere il succo di un film, una manciata di parole capaci di penetrare fin dentro l’essenza stessa di una pellicola. “The Antenna” (“Bina”) dunque non ha segreti, anche perché è un fantahorror Continua a leggere