Fuck You Immortality

di Federico Scargiali (Italia/Francia, 2019)

L’uscita in edizione home video di “Fuck You Immortality” potrebbe essere l’occasione giusta per avvicinarsi a un regista emergente innamorato del cinema di genere più strambo e bizzarro. Se l’approccio weird di Federico Scargiali lo avevamo già assaporato nel simpatico cortometraggio “Fricozoid” del 2017, è con questo debutto di ottanta minuti che Continua a leggere

Judas And The Black Messiah

di Shaka King (Stati Uniti, 2021)

Considerando che a Hollywood la tendenza è quella di seguire la direzione del vento (in questo caso l’onda del movimento Black Lives Matter), non sarebbe una notizia se questo “Judas And The Black Messiah” riuscisse ad aggiudicarsi qualche statuetta alla cerimonia degli Oscar 2021 (sono sei le nomination per l’opera di Shaka King). Una cosa però va detta Continua a leggere

Down Terrace

di Ben Wheatley (Gran Bretagna, 2009) 

Tutti i primi film di Ben Wheatley, in un modo o nell’altro, hanno lasciato il segno. Un discorso che ovviamente include anche questo originale esordio realizzato nel 2009, un crime movie dove il regista fa le prove generali in vista dei suoi lavori successivi, in particolare l’acclamato “Kill List” del 2011 e la commedia politicamente scorretta “Sightseers” (2012) Continua a leggere

A Certain Kind Of Silence

di Michal Hogenauer (Repubblica Ceca/Olanda/Lettonia, 2019)

Da un regista che non ha mai nascosto il suo amore per il cinema di Michael Haneke, era lecito attendersi un freddo e chirurgico disturbing drama sulla scia di alcune pellicole austriache di recente realizzazione. Inoltre, come se non bastasse, il ceco Michal Hogenauer è anche un estimatore di Yorgos Lanthimos, motivo per il quale non sono poche le Continua a leggere

Akelarre

di Pablo Agüero (Spagna, 2020)

Da pochi giorni è atterrata su Netflix questa produzione iberica intitolata “Akelarre”, un termine basco per indicare il sabba. Il regista è l’argentino Pablo Agüero, di cui avevamo sentito parlare per la prima volta nel 2015 per il film “Eva No Duerme” (pellicola incentrata sulle sorti del cadavere mummificato di Evita Perón). Stavolta invece ci trasferiamo nell’area Continua a leggere

Su Su Per La Seconda Volta Vergine

di Kôji Wakamatsu (Giappone, 1969)

Kôji Wakamatsu rimane ancora oggi un esempio unico all’interno di quel grande contenitore di avanguardia e di sperimentazione che ha segnato in maniera indelebile il cinema giapponese degli anni sessanta e settanta. Nagisa Ōshima aveva definito il suo stile come un’esperienza che non ha equivalenti, non a caso le riflessioni autodistruttive presenti nelle Continua a leggere

Hate Crime

di James Cullen Bressack (Stati Uniti, 2012)

Non è stato semplice negli ultimi tempi realizzare dei titoli legati al filone home invasion diversi (e originali) rispetto alle tante altre pellicole viste in passato, soprattutto contando su pochi mezzi economici a disposizione. Ci ha provato il regista americano James Cullen Bressack con questo “Hate Crime”, un’opera condensata in appena settanta minuti e girata Continua a leggere

Il Guardiano Di Notte

di Ole Bornedal (Danimarca, 1994)

“Il Guardiano Di Notte” (“Nattevagten”) è un thriller danese che ha raccolto molti consensi alla sua uscita, sia in patria che all’estero (da noi si aggiudicò l’edizione 1995 dello storico Fantafestival romano). Questo è niente, anche perché poco tempo dopo il regista Ole Bornedal fu scritturato in America per dirigere un remake praticamente identico all’originale Continua a leggere

Il Giustiziere Sfida La Città

di Umberto Lenzi (Italia, 1975)

Anche se il titolo rimanda direttamente a “Il Giustiziere Della Notte” (1974) di Michael Winner, Umberto Lenzi nel 1975 stava pensando sicuramente ad altro: questo perché, al di là di una storia condivisa di vendetta privata, “Il Giustiziere Sfida La Città” è soprattutto un action movie ben lontano dalle atmosfere livide e notturne del suo celebre predecessore. Qui inoltre Continua a leggere

Creep

di Christopher Smith (Gran Bretagna/Germania, 2004)

“Creep – Il Chirurgo” (questo il titolo completo della versione italiana) è il primo lungometraggio diretto da Christopher Smith, regista britannico nato a Bristol nel 1970. Anche se le sue pellicole migliori sono arrivate poco tempo dopo (in particolare “Severance” e “Triangle”), “Creep” rappresenta un discreto esordio che ancora oggi funziona abbastanza bene Continua a leggere