di Dan O’Bannon (Stati Uniti, 1985)
Viste le premesse scoppiettanti, Dan O’Bannon (1946-2009) avrebbe meritato molto di più: una partenza importante come attore e sceneggiatore per “Dark Star” (1974) di John Carpenter e poi ancora il suo script per “Alien” (1979) di Ridley Scott non gli hanno mai garantito un successo su larga scala, nonostante Dan abbia ricevuto stima e considerazione anche nel corso degli anni ottanta. Sarebbe stato comunque curioso vedere questo poliedrico personaggio impegnato maggiormente dietro la telecamera, considerando che O’Bannon ha avuto soltanto due occasioni per farsi valere come regista, nel 1985 (con “Il Ritorno Dei Morti Viventi”) e nel 1991 (con “The Resurrected”, la cui ispirazione arriva da un racconto di Lovecraft).
Per parlare di questo film dobbiamo per forza guardare al passato di Dan, fin da piccolo grande appassionato di horror e fantascienza: quando poi nel 1968 esce “La Notte Dei Morti Viventi”, per un ventiduenne come lui è impossibile non restare folgorati. Ma è anche il caso che gli permette di esordire dietro la mdp, perché inizialmente questo sentito omaggio al cinema di George A. Romero doveva essere diretto da Tobe Hooper, il quale però era già impegnato con le riprese del suo “Space Vampires” (guarda caso sceneggiato proprio da O’Bannon). Tuttavia il destino è ormai segnato e inconsapevolmente nel 1985 viene realizzata una commedia zombi tra le più spassose mai viste, una pietra miliare del cinema horror prodotto negli 80s, oltre che un punto di riferimento costante per gli anni a venire.
In “The Return Of The Living Dead” (questo il titolo originale) Romero è più di un padre insostituibile, in quanto ciò che è accaduto nel suo immortale primo capitolo del 1968 qui viene fatto passare per qualcosa di reale, una storia vera dunque destinata a ripetersi (sempre in Pennsylvania, ovviamente!).
Il povero Freddy (con lui c’è il suo reggente di nome Frank), un giovane da poco assunto nel magazzino di una società che esporta cadaveri per scopi scientifici, è costretto a vedersela con dei morti viventi riportati in vita da una fuga accidentale di gas biochimico. Ma non è tutto, perché la sfiga colpisce soprattutto i suoi amichetti punk (capitanati da Suicide) finiti a far baldoria dentro un cimitero: due storyline che inesorabilmente si incrociano, per poi esplodere in un vero putiferio zombi fatto di sangue, caos e putrefazione.
Dan O’Bannon rende piuttosto grotteschi questi esseri mostruosi affamati di cervelli (per loro, una droga), spostando le coordinate di scuola romeriana verso un travolgente delirio parodistico, dove la colorata e macabra follia delle immagini prevale su qualsiasi altro aspetto estetico o concettuale: dopotutto ci troviamo nel cuore degli anni ottanta, la culla della commedia nera al servizio dell’orrore, un filone sviluppatosi paradossalmente in contrapposizione con gli orizzonti più cupi a cui stava andando incontro il cinema di George Romero (“Day Of The Dead”, il capitolo più pessimista della sua prima trilogia, esce a distanza di pochi mesi). O’Bannon non solo quindi smorza i toni oscuri e apocalittici, ma ci delizia persino con una colonna sonora memorabile in cui è possibile ascoltare tanta bella robetta deathrock/psychobilly del periodo (dai Cramps ai The Damned, passando per i sottovalutati 45 Grave). Gli ottimi effetti e un manipolo di attori convincenti (tra cui la scream queen Linnea Quigley) fanno il resto, consegnandoci un prodotto leggero ma tutt’altro che superficiale. Probabilmente la commedia horror che tanti a quell’epoca avrebbero voluto girare.
(Paolo Chemnitz)
Complimenti alle sempre ottime recensioni e su questa condivido ogni singola parola!
Se posso aggiungere un mio personale e modesto parere, assieme a Re-Animator e Demoni sono 3 pietre miliari degli 80’s, oltre che ricordi della mia giovinezza e dei bei tempi spensierati…
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Salve paolo ,ho appena acquistato in Dvd un film che fa parte dei miei ricordi d’infanzia e che ho sempre amato molto poltergeist di tobe hooper,l’ho rivisto e mi è sembrato splendido, esattamente come ricordavo. Visto che scorrendo i titoli dei film recensiti da te non l’ho trovato vorrei chiederti se hai intenzione di recensirlo ed eventualmente quale valutazione gli daresti. Per me è da 4 stellette e mezzo. Grazie in anticipo.
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Bravo, ottima scelta. Anche Poltergeist (che ho visto un paio di volte ma in tempi lontani) prima o poi sarà recensito, i titoli sono infiniti e per i classici c’è sempre tempo (il voto sarà alto sicuramente, è un bellissimo film)
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