Vacanze Per Un Massacro

vacanze per un massacrodi Fernando Di Leo (Italia, 1980)

C’è più sex che violence in questo film minore di Fernando Di Leo, una pellicola realizzata con pochi soldi quasi esclusivamente all’interno di una sola location. Il soggetto originario di Mario Gariazzo viene sceneggiato dallo stesso regista, un compito non facile che si tramuta in un lavoro scarno e privo di particolari guizzi vincenti, se escludiamo l’eccellente svolta conclusiva, girata egregiamente e per certi versi sorprendente.
Ritorna, tanto per cambiare, quella tematica che Pier Paolo Pasolini aveva già sviscerato con “Teorema” (1968), ovvero l’arrivo di un elemento perturbante capace di sconvolgere i fragili equilibri di una famiglia borghese. In realtà “Vacanze Per un Massacro” prevede la presenza di pochi attori: Sergio (Gianni Macchia), sua moglie Liliana (Patrizia Behn) e la sorella di lei Paola (Lorraine De Selle), con cui l’uomo ha una tresca. Presto la loro casetta in mezzo alla campagna viene presa di mira da un criminale appena evaso dal carcere (il belloccio Joe Dallesandro interpreta Joe), un individuo intento a recuperare un ingente bottino nascosto proprio tra quelle mura poco prima del suo arresto.
Se durante l’incipit (l’uccisione dei due contadini) e nel folgorante epilogo assistiamo a qualche notevole impennata di violenza, tutto quello che c’è in mezzo verte sul torbido rapporto tra l’aguzzino in fuga e gli altri componenti del gruppo, un legame morboso ben incarnato dalla notevole presenza di Lorraine De Selle, il cui comportamento è a dir poco malizioso e provocante (quando la ragazza non è nuda, comunque ha una vestaglia trasparente). “Vacanze Per Un Massacro” (“Madness” nel titolo anglofono) si potrebbe dunque accostare persino al cinema erotico più soft, nonostante la deriva drammatica a cui vanno inesorabilmente incontro gli eventi: per fortuna il minutaggio contenuto ci permette di non sbadigliare, ma sono tante le incertezze e le ingenuità al limite del ridicolo (i dialoghi sono pessimi e non dimentichiamoci poi di Joe in jeans e canotta che si spaccia per un assicuratore!).
La colonna sonora è quasi completamente riciclata da “Milano Calibro 9” (1972) e curiosamente c’è anche spazio per un brano scritto da Cristiano Malgioglio e interpretato da Iva Zanicchi. Da un Fernando Di Leo (quasi) a fine carriera non potevamo attenderci chissà quale grande classico del cinema bis, però è anche vero che solo due anni prima il regista pugliese ci aveva regalato un cult assoluto come “Avere Vent’Anni” (1978). Ma questa è un’altra storia. “Vacanze Per Un Massacro” è solo per chi vuole andare fino in fondo, perché in effetti anche in un Di Leo minore c’è sempre qualcosa da salvare.

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(Paolo Chemnitz)

vacanze pum

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