Prophecy

prophecydi John Frankenheimer (Stati Uniti, 1979)

La Paramount investì un budget di circa dodici milioni di dollari per un film che invece si rivelò un flop al botteghino: parliamo di “Prophecy” (da noi “Profezia”), un eco-vengeance registicamente ineccepibile (John Frankenheimer è stato un regista tutt’altro che incapace) ma ingenuo negli effetti e troppo schematico nella narrazione. Una pellicola ancora legata al cinema degli anni settanta ma per Continua a leggere

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Il Lago Delle Oche Selvatiche

il lago delle oche selvatichedi Diao Yinan (Cina/Francia, 2019)

Erano trascorsi alcuni anni dall’ultimo film di Diao Yinan, regista appartenente alla cosiddetta sesta generazione di cineasti cinesi. Il precedente “Fuochi D’Artificio In Pieno Giorno” (meglio chiamarlo con il titolo internazionale “Black Coal, Thin Ice”), dopo aver sbancato il Festival di Berlino nel 2014, lo ricordiamo ancora oggi come un noir baciato da una splendida location nel nord della Cina, una pellicola Continua a leggere

Ascensione

ascensionedi Larisa Shepitko (Unione Sovietica, 1977)

Due tra i capolavori assoluti del cinema di guerra mondiale, per uno strano segno del destino, sono stati realizzati da Larisa Shepitko e da suo marito Elem Klimov: quest’ultimo realizzò lo straziante “Va’ e Vedi” nel 1985, quando la Shepitko era già morta (la sua vita si spezzò nel 1979, a soli quarant’anni, in seguito a un terribile incidente stradale). Oggi il nostro approfondimento verte su “Ascensione” Continua a leggere

Corpus Christi

corpus christidi Jan Komasa (Polonia, 2019)

“Corpus Christi” (“Boże Ciało”) è arrivato nella cinquina finale dei film stranieri candidati al premio Oscar, un traguardo che rappresenta già una grande vittoria nonostante in questa categoria il trionfo di “Parasite” sia più che scontato (oltre che meritato). Una bella soddisfazione per un cinema polacco in ottima salute, senza per forza scomodare il nome maggiormente quotato del momento, quello di Continua a leggere

Magdalene

magdalenedi Peter Mullan (Irlanda/Gran Bretagna, 2002)

Nel 2002 il Festival di Venezia lo vince a sorpresa lo scozzese Peter Mullan con “Magdalene” (“The Magdalene Sisters”), un dramma a sua volta ispirato al documentario del 1998 “Sex In A Cold Climate”. Al centro di questo film-denuncia ci sono le famigerate Case Magdalene, una serie di istituti femminili in cui molte ragazze erano trattenute contro la loro volontà: una storia lunga oltre un Continua a leggere

Chi L’Ha Vista Morire?

chidi Aldo Lado (Italia/Francia, 1972)

La prima cosa che resta ben impressa di questa pellicola è la nenia ossessiva cantata dai bambini, un coro di voci bianche che viene riproposto più volte durante le scene del film: l’artefice di questo ansiogeno score è un certo Ennio Morricone, qui alle prese con una delle sue colonne sonore più sottovalutate di sempre. Al resto ci pensa invece Aldo Lado, attraverso un discreto giallo di Continua a leggere

Tarantola

tarantoladi Jack Arnold (Stati Uniti, 1955)

“Tarantola” (o “Tarantula” nel titolo originale) si può considerare il capostipite del (sotto)genere legato ai ragni assassini, un filone capace di svilupparsi nel tempo seguendo due percorsi paralleli: da un lato, i film con protagonisti degli aracnidi giganti (spesso frutto di esperimenti e mutazioni, come in questo caso), al contrario di quelle pellicole che hanno mantenuto un certo realismo mostrandoci degli Continua a leggere

Uncut Gems

uncut gemsdi Benny Safdie e Josh Safdie (Stati Uniti, 2019)

Lo straordinario thriller metropolitano “Good Time” (2017) non è stato un miracolo avvenuto per caso, perché “Uncut Gems” dimostra che i fratelli Safdie hanno davvero qualità e personalità da vendere. Li abbiamo attesi al varco per oltre due anni e siamo stati ripagati da un’altra perla di alto spessore, un film questa volta meno cupo e notturno ma altrettanto dirompente per via di una storia di quelle Continua a leggere