A Garden Without Birds

a garden wbdi Akira Nobi (Giappone, 1992)

Se il cinema di Hisayasu Satô rappresenta la punta di diamante dell’underground estremo nipponico (soprattutto a cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta), quello di Akira Nobi in pratica non esiste, in quanto le sue rare opere ancora oggi sono praticamente invisibili, eccetto questo allucinante cortometraggio di appena ventidue minuti, un lavoro che anticipa proprio alcune follie dello stesso Satô (pensiamo agli esperimenti di “Naked Blood” del 1996). Qui però la droga è assunta in maniera consapevole, un gioco al massacro che casualmente coincide con l’inizio della crisi economica giapponese avvenuta in quel decennio. Dopo lo sballo, si pagano le conseguenze.
Sono sei i protagonisti di “A Garden Without Birds” (“Kotori Tachi No Inai Hanazono”), tre uomini e tre donne: li ritroviamo all’ultimo piano di un hotel di lusso, dove buttano giù delle pillole che danno il via al delirio. Squarci di colore tagliano in due il bianco e nero delle immagini, mentre i giovani cominciano a farsi del male a vicenda, contemplando persino alcune pratiche sadomaso (in Giappone la perversione fetish è sempre stata in prima linea).
Akira Nobi gira un lavoro surreale che diventa devastante dal momento in cui tutto sembra narcotizzato, come se per gli individui sullo schermo ogni azione fosse normale routine. Succede pure quando un neonato viene allegramente arrostito durante una delle varie fughe oniriche del corto, forse la metafora di un futuro già segnato fin dalla nascita. Dopotutto la componente simbolica di “A Garden Without Birds” è piuttosto marcata fin dal titolo stesso e si rinnova di continuo scena dopo scena, anche attraverso la stravaganza di un reggicalze indossato da un uomo (o per mezzo di altri piccoli ma significativi elementi perturbanti che ovviamente lascio scoprire a voi).
Per poterlo (ri)assaporare, dvd import (è in circolazione da tanti anni!) oppure direttamente qui, sempre con i sottotitoli in inglese. Auguri.

4

(Paolo Chemnitz)

a garden

 

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