Mysterious Skin

MV5BMTgxMjQ4NzE5OF5BMl5BanBnXkFtZTcwNzkwOTkyMQ@@._V1_di Gregg Araki (Stati Uniti/Olanda, 2004)

Nel 2004 esce il film della vita di Gregg Araki, un regista (padre giapponese e madre americana) che si era già messo in luce nel decennio precedente con una serie di lavori piuttosto controversi, spesso incentrati su storie di sesso, sangue, nichilismo e omosessualità (tra i tanti, ricordiamo un road movie sopra le righe come “Doom Generation”). Con “Mysterious Skin” Araki affina il suo talento e pone un freno al suo cinema impetuoso e travolgente, spostando l’attenzione su un argomento molto delicato (pedofilia e abusi sessuali). Fin da subito quella del regista si presenta come una struggente e poetica indagine psicologica sulla mente di due ragazzini molestati dal loro allenatore di baseball, per un risultato straziante ed emotivamente devastante.
Le vicende sono ambientate in una cittadina del Kansas, dove due bambini di otto anni subiscono questo indicibile trauma che segna per sempre le loro esistenze. Le reazioni sono però completamente opposte: Neil McCormick (Joseph Gordon-Levitt) con la crescita accetta la propria omosessualità, scegliendo la strada della prostituzione maschile. Solo la sua amica Wendy conosce questo terribile segreto, poiché la famiglia di Neil è problematica e per lui non è affatto facile trovare qualcuno con cui rapportarsi. Anche Brian Lackey (un giovanissimo Brady Corbet, poi ammirato dietro la mdp per il ragguardevole “L’Infanzia Di Un Capo”) trova molte difficoltà durante la sua adolescenza, ma il suo è un percorso di rimozione rispetto a quanto accaduto in passato, Brian infatti ha cancellato dalla memoria il tragico episodio e si convince di essere stato rapito dagli alieni (“the summer I was 8 years old, five hours disappeared from my life. Five hours. Lost. Gone without a trace”). La sua ossessione ufologica diventa talmente martellante da compromettere ogni rapporto con i suoi coetanei. Con il tempo i due protagonisti riescono comunque ad analizzare le loro situazioni, Neil finalmente capisce che le sue avventure mercenarie lo conducono soltanto all’autodistruzione, mentre Brian acquisisce la giusta consapevolezza per tastare in profondità i suoi letali ricordi. Il confronto finale tra i ragazzi, divisi per tanti anni senza mai potersi incontrare, è una scena che emoziona facendo scorrere i brividi lungo la schiena.
tumblr_nqku64CeOW1smsmqro1_400Il film prende ispirazione dall’omonimo romanzo di Scott Heim: Araki cura la sceneggiatura discostandosi il meno possibile dalle pagine del libro e catturandone l’essenza attraverso una struttura soggettiva pregna di pensieri e riflessioni. Anche per questo motivo “Mysterious Skin” ha un’andatura sognante, delicata e persino malinconica (i brani degli Slowdive accentuano tali sensazioni), baciata sapientemente dal tatto e dalla bravura di un regista davvero capace di scavare a fondo nelle turbe psichiche dei due adolescenti. Il cinema drammatico trova in questa pellicola una sorta di benedizione, poiché un argomento così scottante non era mai stato affrontato con tale attenzione per le vittime, senza mai cadere nel buonismo più becero o nella morbosità gratuita. Nonostante questi inevitabili paletti, il dolore provocato dalla visione di “Mysterious Skin” è intenso e palpabile, come un pugno nello stomaco assestato con un colpo secco e diretto.
Il miracolo è compiuto, “Mysterious Skin” riesce a disturbare lo spettatore più di tanti film ultraviolenti, un obiettivo raggiunto grazie all’incredibile equilibrio messo in scena dal regista: due storie in totale antitesi perfettamente bilanciate tra loro, oltre a un lirismo poetico mai esasperato che ben si compatta con la sgradevolezza di alcune situazioni realistiche e crudeli. Una sensibilità che commuove, umanamente e registicamente parlando.

5

(Paolo Chemnitz)

mysterious

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...