di Scott Derrickson (Stati Uniti, 2012)
Non tutti gli horror di taglio mainstream del nuovo millennio sono automaticamente dei prodotti per adolescenti realizzati per stracciare gli incassi al botteghino. Se da un lato la Blumhouse Productions ha dato alla luce una serie di lavori stereotipati incentrati sul jumpscare, è anche vero che la casa fondata nel 2000 da Jason Blum ci ha regalato pellicole di buonissimo livello come ad esempio “Insidious” (2010), “The Gift” (2015) o il recente (e da noi molto apprezzato) “Get Out” (2017). Poi c’è “Sinister”, uno dei migliori horror in assoluto del decennio, un film capace di generare angoscia e raccapriccio fin dalle prime immagini.
Ethan Hawke interpreta Ellison Oswalt, uno scrittore caduto nell’anonimato ma intenzionato a dar vita a un nuovo best seller (i suoi libri sono incentrati su alcuni misteriosi casi di cronaca mai risolti dalla polizia). Egli si trasferisce in Pennsylvania con la moglie e i due figli, ignari che la loro nuova abitazione un tempo era stata teatro di un orrore indicibile. Ellison conosce bene la situazione ma non si rende conto che quello che ha tra le mani è qualcosa di molto pericoloso, poiché proprio lui e i suoi cari entrano a far parte di una catena di omicidi rituali avvenuti in epoche differenti e tutti collegati da loro. Il ritrovamento in soffitta di alcuni allucinanti filmati in Super8 diventa la chiave che permette al protagonista di indagare sul passato di quella casa e di altre dimore funestate dai delitti. Ma in “Sinister” non c’è un serial killer in azione, bensì un’entità sovrannaturale addirittura di origine babilonese.
Dopo una carriera tutto sommato onesta ma non esaltante (fino al 2012 il vertice raggiunto da Scott Derrickson era rappresentato dal discreto “The Exorcism Of Emily Rose”), il regista americano fa il botto con questo lungometraggio veramente creepy. “Sinister” fa paura: i filmati ritrovati da Ellison lasciano correre i brividi lungo la schiena mentre l’atmosfera generale è oscura e opprimente come nel più cupo dei mystery movie. Bisogna anche citare una colonna sonora pazzesca, dove vengono ripescate alcune perle del progetto darkambient Aghast (correte a recuperarvi Hexerei Im Zwielicht Der Finsternis del 1995), oltre a roba di Ulver, Boards Of Canada e Sunn O))).
Il film procede a carte coperte sommerso da una coltre di gelo che sembra impossibile da perforare, Derrickson ogni tanto però butta nel mucchio qualche indizio e le apparizioni di questa entità malvagia diventano sempre più frequenti e inquietanti (questo Bughuul viene mostrato con il face painting e una lunga chioma scura, come nella miglior tradizione black metal!). Si tratta appunto del famoso Boogeyman (nel film è chiamato infatti Mr. Boogie), un mangiatore di bambini che opera sulla scena del crimine facendone sparire sempre uno dopo aver ammazzato il resto della famiglia. Un deragliamento fantasioso da quel pantheon del vicino oriente antico che invece prevedeva la presenza del Moloch, una divinità a cui venivano offerti sacrifici rituali di giovani vittime (ricordiamo che il Moloch ricorre simbolicamente già nel film “Cabiria” ma anche in “Metropolis” di Fritz Lang, dove rappresenta un macchinario capace di inghiottire gli esseri umani).
“Sinister” mostra pochissimo sangue ma turba di continuo il nostro animo, immergendoci dentro un nero incubo di totale negatività: un film che – a differenza di altri horror sovrannaturali – scava nel profondo unendo a doppio filo la tragica realtà (i raccapriccianti omicidi) con un (sotto)mondo occulto capace di riemergere senza l’utilizzo delle solite tavolette Ouija o delle tanto abusate sedute spiritiche. Sinistro ancora più del titolo.
(Paolo Chemnitz)
Grazie mille per aver citato Fritz Lang, che considero uno dei migliori registi di sempre. Metropolis è senza dubbio una pietra miliare del suo cinema e del cinema in generale, ma lo preferivo quando si cimentava nel noir.
Ethan Hawke invece mi è rimasto nel cuore per il suo splendido film “Nella valle della violenza”: l’hai visto?
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Prego, dopotutto parliamo di un capolavoro assoluto del cinema e di un regista immenso. Sì ho visto anche “Nella Valle Della Violenza” ma se devo essere sincero, ho preferito altri film diretti da Ti West 🙂
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Io invece non ho visto nient’altro di suo, ma possiamo sempre rimediare! 🙂 Grazie per la risposta! 🙂
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Qualcuno che la pensa come me, incredibile…
Anche io penso che Sinister sia un capolavoro. L ho pensato già dalla prima vìsione e poi confermato con le successive…
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