Planet Terror

planet tdi Robert Rodriguez (Stati Uniti, 2007)

“Planet Terror” costituisce uno dei due segmenti di “Grindhouse”, film che in Italia è stato distribuito separatamente a distanza di pochi mesi: “A Prova Di Morte” (la prima parte, realizzata da Quentin Tarantino) arrivò nelle sale il primo giugno del 2007, mentre “Planet Terror” fu proiettato il ventisette settembre dello stesso anno. Pure per questo motivo abbiamo sempre considerato queste pellicole come due opere complementari tra loro (ma essenzialmente diverse), entrambe da esaminare e valutare indipendentemente una dall’altra. Quella di Robert Rodriguez la ricordiamo con immenso piacere, anche perché in questo caso (e senza ombra di dubbio) l’allievo supera il maestro. La presenza di Quentin Tarantino è comunque palpabile: oltre a un divertente cameo, il regista di Knoxville ha trascorso molto tempo sul set di “Planet Terror”, influenzando non poco l’operato di Robert Rodriguez, uno scambio continuo che appunto lega a doppia mandata i succitati lungometraggi in un abbraccio pulp che omaggia il cinema exploitation degli anni settanta.
Rose McGowan è Cherry Darling, una danzatrice go-go che decide di lasciare il suo lavoro sottopagato per trovare una nuova occupazione. Le sue vicende presto si intrecciano con quelle di altri personaggi, mentre in questa zona del Texas rurale sta accadendo qualcosa di sinistro. Un gruppo di soldati dell’esercito guidati dal lunatico tenente Muldoon (interpretato da Bruce Willis) sta infatti eseguendo una delicata transazione commerciale con un ingegnere chimico di nome Abby, il quale è in possesso di un pericolosa arma biologica di sua creazione. L’incontro tra le parti degenera è l’agente chimico viene rilasciato nell’aria, contaminando sotto forma di gas la cittadina più vicina, con il caos che si impadronisce dei pochi superstiti costretti a difendersi da un’orda di pericolosissimi infetti.
Robert Rodriguez graffia la pellicola trasformandola in un colorato quanto patinato affresco vintage, tra insegne al neon e nebbia sparata a cannone come se non ci fosse un domani. Uno sguardo al passato ma con la consapevolezza di realizzare un’accattivante zombie movie 2.0, praticamente una versione aggiornata del cult “Incubo Sulla Città Contaminata” (1980) di Umberto Lenzi. Gli effetti qui sono eccellenti, non solo per quanto riguarda lo splatter (le pustole che esplodono sono tremendamente schifose!), ma anche per la splendida resa iconografica di Cherry Darling, un’eroina che non si dimentica facilmente grazie alla sua gamba (digitalmente amputata) prontamente sostituita con un fucile d’assalto M4 (ottimo il lavoro del team). E quando la ragazza spara a ripetizione, il film diventa a dir poco pirotecnico.
“Planet Terror” è un fumettone action-horror che non concede tregua, un tripudio di gore che mantiene sempre un tono scanzonato, autoironico e brillante, anche nei dialoghi e nella recitazione dei vari personaggi (il cast è ricco e variegato, segnaliamo tra l’altro la presenza di Michael Parks e Tom Savini). Un moderno diversivo in ambito infetti/morti viventi che quindi lascia il segno, nonostante non ci sia nulla di realmente originale da segnalare: Romero, Fulci, Lenzi e compagnia bella avevano già pensato a tutto qualche decennio fa, Rodriguez ha solo aggiunto il giusto mood da cazzeggio.

4

(Paolo Chemnitz)

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