Nightmare Honeymoon

nightmare honeymoondi Elliot Silverstein (Stati Uniti, 1974)

“Nightmare Honeymoon” (da noi “Luna Di Miele Fatale”) è un thriller del 1974 diretto con pochi mezzi economici da Elliot Silverstein, regista celebre per lo splendido western revisionista “Un Uomo Chiamato Cavallo” (1970) ma poi finito troppo presto nel giro dei TV movie. Una propensione che già riusciamo a scorgere in questo film (e ancora di più nel successivo “La Macchina Nera” del 1977), un’opera underground che si presenta con uno slogan di lancio praticamente rubato a “L’Ultima Casa A Sinistra” (1972) di Wes Craven. It’s only a movie appunto, ma qui l’aspetto exploitation viene messo in disparte lasciando spazio al turbolento rapporto tra i vari personaggi, tre in particolare come vedremo.
David torna dal Vietnam e si sposa con Jill, una ragazza che ha atteso questo momento per tanto tempo: la sera stessa delle nozze, lasciata ormai alle spalle l’invadenza dei parenti, i freschi coniugi si fermano in un vecchio motel dove di notte assistono all’omicidio del proprietario, commesso da due balordi. Una volta scoperti dalla coppia di psicopatici (uno in verità, l’altro obbedisce e fa praticamente la comparsa), i giovani vengono minacciati con la pistola e subiscono violenze sia fisiche che psicologiche. David perde i sensi, Jill invece viene stuprata (l’atto non è mostrato, ma la ragazza lo racconta successivamente). Giunto in città con la moglie traumatizzata (un personaggio a dir poco odioso), l’uomo conduce un’indagine personale con l’intenzione di rintracciare lo spietato aguzzino, operazione che ovviamente va a buon fine e che ci proietta nella parte finale del film, scontata ma almeno migliore rispetto a una fase centrale veramente noiosa.
In “Nightmare Honeymoon” accade veramente poco: dopotutto si tratta di un b-movie girato con una manciata di dollari, una pellicola capace di sfruttare discretamente solo le suggestive location della Louisiana (soprattutto nell’interessante mezzora iniziale). Tutto il resto scivola via in maniera poco verosimile, tra dialoghi mediocri e recitazioni di basso livello. Se ci fosse stato lo splatter, forse il risultato conclusivo sarebbe stato più gradevole: invece “Nightmare Honeymoon” lo vedi e te lo dimentichi.

2

(Paolo Chemnitz)

nightmare h

 

 

 

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...