The Human Centipede II

human 2di Tom Six (Olanda/Gran Bretagna, 2011)

“The Human Centipede II (Full Sequence)” ha un merito enorme, quello di prendere completamente le distanze dal primo capitolo. Il Dr. Heiter viene accantonato (lo ritroveremo nel terzo e ultimo film della trilogia) per far posto a un personaggio veramente squallido, Martin (Laurence R. Harvey), un piccolo ometto grassoccio con un’atroce situazione familiare alle spalle e con l’ossessione per il prototipo originario “The Human Centipede” (2009), opera di cui riusciamo a scorgere vari spezzoni proprio attraverso gli occhi del protagonista (questo nanetto pervertito lavora come sorvegliante in un parcheggio sotterraneo e trascorre le giornate davanti al suo cult preferito, prendendo appunti dettagliati sulla costruzione del millepiedi umano). Il metacinema al servizio dell’estremo.
La pellicola è in b/n ma in realtà Tom Six gira a colori (questa versione alternativa è da tempo reperibile e personalmente la adoro), due facce della stessa medaglia poiché se da un lato il bianco e nero riesce a evidenziare il marciume e la claustrofobia delle immagini, il colore accentua invece l’aspetto gore più viscerale, a tratti davvero insostenibile come il livello di nefandezze proposte.
Martin non è una macchietta proto-nazista come il Dr. Heiter, ma è un malato di mente che proferisce giusto una mezza parola per tutta la durata del film: al suo posto parlano le azioni sconsiderate che egli commette e un sonoro alquanto straniante, oltre alle urla delle vittime torturate senza pietà. Stabilire un’empatia con i vari personaggi catturati nel parcheggio e rinchiusi all’interno del magazzino è comunque impossibile, dopotutto Tom Six rifiuta categoricamente ogni tipo di caratterizzazione (eccetto quella del villain) e lascia che le cavie siano semplicemente degli stereotipi da mandare al macello. La chirurgia però in questo caso centra poco con l’intento di Martin, infatti per realizzare la sua creazione strisciante l’uomo si affida esclusivamente a mezzi di fortuna: rompe i denti degli sfortunati con un martello, poi recide loro i tendini, infine cuce con una spillatrice le bocche dei malcapitati collegandole al buco del culo di quelli che precedono nella fila. Il trenino è pronto e funziona alla grande, poiché il lassativo somministrato ai vari individui scatena il trasferimento di escrementi dal primo all’ultimo della lista (la catena finale prevede dieci corpi martoriati e la merda scorre a fiumi che è un piacere). Le esagerazioni non mancano e non potrebbe essere altrimenti, come quando assistiamo al parto della donna incinta all’interno di un’automobile, un tentativo di fuga che si realizza girando la chiave e premendo sull’acceleratore (con il feto incastrato là sotto e miseramente schiacciato). Ma tutto fa parte del gioco, prendere o lasciare senza fare troppe questioni.
“The Human Centipede II” supera ogni aspettativa e si pone un paio di spanne al di sopra dell’opera originaria, iconograficamente inattaccabile ma troppo lineare nello svolgimento e meno malsana di quanto era possibile prevedere. Qui l’idea si sviluppa divinamente e trova la sua definitiva consacrazione attraverso un protagonista incredibile, deviato e disagiato come pochi altri visti sullo schermo. Anche sotto l’aspetto tecnico Tom Six migliora visibilmente la sua regia, lavorando in uno spazio angusto senza per questo rinunciare a una serie di inquadrature mai ridondanti e sempre capaci di catturare l’attenzione. Il risultato è un film malato, nel quale dilaga un gusto macabro per la follia che sostituisce la razionalità ossessiva e metodica del primo episodio. Un fottuto capolavoro del (nostro) cinema di confine.

5

(Paolo Chemnitz)

human centipede

human color

 

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...