Bad Day For The Cut

bad day for the cutdi Chris Baugh (Gran Bretagna, 2017)

Direttamente dagli schermi del Sundance Festival, ecco l’ennesimo violento revenge thriller, questa volta dal Regno Unito (esattamente dall’Irlanda del Nord). Un debutto sulla lunga distanza per il regista Chris Baugh.
Nigel O’Neill interpreta Donal, un uomo di mezza età molto affezionato alla madre (Florence). I due vivono insieme nella fattoria di famiglia e l’unico Continua a leggere

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Il Cinico, L’Infame, Il Violento

il cinico1di Umberto Lenzi (Italia, 1977)

Anche Umberto Lenzi è passato a miglior vita, una notizia che ha turbato il (nostro) cinema che tanto deve alle intuizioni del regista toscano (una lista di ammiratori che parte da lontano, arrivando fino a Quentin Tarantino e al collega Robert Rodriguez). Lenzi sapeva cogliere l’attimo storico, sapeva reinventarsi, ma soprattutto amava la realtà (nei suoi aspetti più crudi e amari), non il fantastico Continua a leggere

Love Exposure

love exdi Sion Sono (Giappone, 2008)

“Love Exposure” è la Bibbia di Sion Sono, un film originariamente di sei ore ma poi ridotto a quattro. Non importa il risultato commerciale o la possibilità di distribuirlo in giro, il regista qui infatti è interessato esclusivamente a condensare il suo pensiero e la sua estetica cinematografica, come se “Love Exposure” fosse un manuale di istruzioni per affrontare e decifrare al meglio tutte Continua a leggere

…E Ora Parliamo Di Kevin

e oradi Lynne Ramsay (UK/Stati Uniti, 2011)

Il libro “We Need To Talk About Kevin”, pubblicato dalla giornalista e scrittrice statunitense Lionel Shriver nel 2003, è un pugno nello stomaco. Quando due anni dopo furono acquisiti i diritti per realizzare un film, una serie di intoppi produttivi fecero slittare il progetto, il quale vide la luce solo nel 2011. Meglio tardi che mai, perché “…E Ora Parliamo Di Kevin” è un disturbing drama di Continua a leggere

Baby Blues

baby bdi Lars Jacobson (Stati Uniti, 2008)

Baby Blues è quel termine che indica una sindrome post parto. Ne soffrono molte neomamme, ma solitamente questo senso di tristezza e di depressione si esaurisce nel giro di pochi giorni. Il film di Lars Jacobson (coadiuvato in cabina di regia da Amardeep Kaleka) alza l’asticella ancora più in alto, aggirando l’aspetto drammatico e psicologico del problema per fare spazio a una componente Continua a leggere

Predator

predatordi John McTiernan (Stati Uniti, 1987)

Il primo “Predator” non si scorda mai. John McTiernan e i suoi stretti collaboratori (gli sceneggiatori Jim e John Thomas) indovinano una formula decisamente bilanciata sotto ogni punto di vista: azione, sci-fi, horror, guerra, i volti giusti e un taglio estetico perfetto per incontrare i favori sia del pubblico mainstream che di quello più legato alla cinematografia di genere. Premesso che la presenza Continua a leggere

Turbo Kid

turbo kiddi François Simard, Anouk Whissell, Yoann-Karl Whissell (Canada/Nuova Zelanda, 2015)

Tutto torna. Anche gli anni ottanta, un decennio che viene percepito come qualcosa di affascinante per i trentenni di oggi (che in quel periodo sono nati senza però ricordare nulla) o di rassicurante per i quarantenni (che all’epoca erano bambini o preadolescenti), cresciuti con i “Gremlins” (1984), “I Goonies” (1985), “Grosso Guaio A Chinatown” Continua a leggere

Paura Nella Città Dei Morti Viventi

paura_nella_citta'_dei_morti_viventidi Lucio Fulci (Italia, 1980)

Il primo film della celebre trilogia della morte è “Paura Nella Città Dei Morti Viventi”, a detta di alcuni il più debole del trittico (composto anche da “…E Tu Vivrai Nel Terrore! L’Aldilà” e “Quella Villa Accanto Al Cimitero”). Probabilmente, se ci riferiamo alle lacune in fase di sceneggiatura e ai dialoghi mediocri (senza dimenticare il livello di recitazione molto approssimativo), non possiamo Continua a leggere

Dog Bite Dog

dogdi Soi Cheang (Hong Kong, 2006)

Adrenalina pura. “Dog Bite Dog” prende le distanze dalla sobrietà di un certo cinema noir orientale, catapultandoci nell’inferno di un confronto tra due animali senza regole, mossi esclusivamente da un puro istinto primordiale.
Bastano i primi minuti del film per mettere le cose in chiaro: dopo un viaggio di fortuna segregato dentro una barca, un uomo (Pang) arriva a Hong Continua a leggere

The Untamed

the untameddi Amat Escalante (Messico, 2016)

Dopo le prove generali dell’acerbo debutto “Sangre” (2005) e in seguito alla maturazione vista nel solido e potente “Los Bastardos” (2008) e nel più recente e acclamato “Heli” (2013), Amat Escalante (catalano di nascita ma messicano di adozione) sforna il suo quarto lungometraggio, originariamente intitolato “La Región Salvaje”. Ancora una volta, il regista ha ottenuto ottimi riscontri nei giri festivalieri Continua a leggere