di Quentin Dupieux (Stati Uniti/Francia, 2013)
Quando il musicista e produttore discografico Mr. Oizo smette di comporre la sua elettronica minimale e dal groove tipicamente francese, esce fuori l’altra anima del personaggio, quella che ha un nome e un cognome: parliamo di Quentin Dupieux, da tempo anche regista del giro indie. Nel nostro caso due facce della stessa medaglia, perché i pezzi di Mr. Oizo sono stati utilizzati per la colonna sonora del film.
“Wrong Cops” è una pellicola pazzesca che prende forma da una costola del precedente “Wrong” (2012), mettendosi sulla scia di un’altra follia cinematografica questa volta del 2010, “Rubber”, il copertone assassino che vaga nel deserto uccidendo grazie al controllo mentale. Ma se quella era un’opera weird tutto sommato fine a se stessa, questo lavoro ha una marcia in più: nel cast troviamo Marilyn Manson nei panni di un nerd sfigato, poi i reduci lynchiani Grace Zabriskie e Ray Wise, oltre a una serie di attori tutti assolutamente in palla nei loro ruoli a dir poco bizzarri.
Tra le strade di Los Angeles un gruppo di poliziotti, nonostante la rassicurante divisa, è dedito ad attività illecite, losche, infime e antimorali: uno di loro gestisce un traffico di sostanze stupefacenti, smerciando erba ai cinesi e nascondendola dentro le carcasse dei ratti morti (“prendi un coltello, squarti il topo in due, tiri fuori l’erba e la fumi. Credi di farcela?”). Poi se la prende con il povero Marilyn Manson (in un siparietto esaltante) ma c’è dell’altro, perché “Wrong Cops” è un continuum di gag politicamente scorrette come non si vedevano da tempo. Un filo sottile lega il black humour di John Waters a quello del regista parigino, come ad esempio in questo dialogo da brividi: “normalmente le persone spengono la radio quando parcheggiano la loro auto, è un po’ strano lasciarla accesa, non trova?” dice una donna disabile seduta sulla carrozzina al proprietario che ha lasciato la sua macchina incustodita con la musica ad alto volume. La risposta dell’uomo non si fa attendere: “di solito le persone camminano con le proprie gambe, è strano che lei non lo faccia, non pensa?”. Cinema bastardo fino al midollo, senza se e senza ma.
“Wrong Cops” è un film divertente ma soprattutto infame, perché offende chiunque senza pietà utilizzando un vorticoso e tragicomico nonsense che bisogna saper apprezzare a prescindere, onde evitare di spaccare in due lo schermo già dopo pochi minuti di visione. Perché la presa per il culo è costante: c’è il poliziotto maniaco che obbliga le donne a spogliarsi (ha un debole per le tette), un altro con un occhio bendato (e un cocomero sulla fronte!) fissato con la techno (mentre un moribondo giace sul suo divano), ma troviamo pure la biondona cafona e volgare, un bel gruppetto di idioti che nel finale si riunisce per un funerale che è tutto un programma.
La Los Angeles degli spensierati ma integerrimi “Chips” si trasforma in un manicomio dove queste pattuglie ragionano al contrario, come da titolo. E non importa se la sceneggiatura è solo un contorno, ottanta minuti bastano e avanzano per raccontare con surreale intelligenza le falle di un sistema non sempre al servizio del cittadino (ma la critica si spinge oltre, fino all’amara conclusione: l’inferno è la realtà in cui viviamo). Benvenuti nel più bislacco capovolgimento dell’ordine morale e istituzionale. La polizia si incazza, garantisce Quentin Dupieux.
(Paolo Chemnitz)
Masterpiece
"Mi piace"Piace a 1 persona