Ogroff – Mad Mutilator

ogroffdi Norbert Mount (Francia, 1983)

Quattro anni fa, i nostri cugini transalpini tirarono fuori un’edizione home video definitiva che celebrava il trentennale di questa delirante pellicola, da loro considerata un piccolo cult. Non si tratta di un b-movie come tanti altri, perché “Ogroff” (conosciuto anche con il titolo “Mad Mutilator”) è molto di più, è serie zeta girata con una manciata di franchi e senza uno straccio di idee (ricordiamo che Norbert Mount, fanatico del cinema horror e sci-fi, era il titolare di una videoteca a Parigi, non un regista vero e proprio).
Neppure il tempo di cominciare e vediamo un uomo decapitato, un ragazzino ammazzato a colpi d’ascia e una povera donna inseguita per il bosco da un folle mascherato, una sorta di versione no budget di Leatherface (al posto della motosega, il killer stavolta brandisce una scure). Ovviamente lo sport preferito da questo psicopatico è catturare, torturare e uccidere le sue vittime, senza alcuna motivazione plausibile.
La regia è impalpabile (il film, per la cronaca, è stato realizzato in Super8), la fotografia è imbarazzante, mentre lo zoom viene utilizzato a sproposito come se qualcuno stesse usando la telecamera per la prima volta. I dialoghi sono quasi inesistenti (per chi fosse interessato, il dvd francese contiene comunque dei sottotitoli in italiano fatti con i piedi), ma questo silenzio non evita la catastrofe alle varie prove attoriali, spesso causa di situazioni comiche involontarie. Resta dunque da salvare il contesto generale completamente marcio e fuori di testa, coadiuvato da stranianti musichette suonate col sintetizzatore.
Ogroff è tremendo, quando si incazza se la prende con tutti: in un scena con protagonisti alcuni ragazzi seduti sul prato impegnati in una partita (presumibilmente) a scacchi, lui arriva ma invece di colpire i giovani, inizia a spaccare con la scure il tavolo da gioco. Fantastico! Lo splatter ovviamente è artigianale però di sequenze trucide ne abbiamo parecchie, incluse alcune immagini disgustose come una lingua umana data in pasto a un cane, amputazioni random e tanto altro, prima di un finale incredibile che trasforma la pellicola in uno zombie movie, giusto per non farci mancare nulla!
Intraprendere la visione di “Ogroff – Mad Mutilator” è come assistere al filmino delle vacanze in campeggio realizzato da quattro amici, novanta minuti (troppi!) dove invece del picnic in famiglia siamo coinvolti nelle imprese di un pazzo scriteriato che compie una carneficina. Così, tra uno sbadiglio e un sorriso, si giunge ai titoli di coda con la consapevolezza di aver guardato qualcosa di allucinante. A vostro rischio e pericolo.

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(Paolo Chemnitz)

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