Cold Fish

cold fishdi Sion Sono (Giappone, 2010)

Se “Love Exposure” (2008) si può considerare il film più completo (e celebrato) tra quelli diretti da Sion Sono, “Cold Fish” è sicuramente quello più oscuro e malsano. Una lenta discesa all’inferno che vola via in un batter d’occhio, nonostante il minutaggio sfiori le due ore e mezza di durata. Un’opera liberamente ispirata a una storia vera avvenuta in Giappone (i Saitama dog-lovers murders) Continua a leggere

Zombi 2

zombi 2di Lucio Fulci (Italia, 1979)

“Zombi 2” è il sequel apocrifo di “Dawn Of The Dead” (ovvero “Zombi”), il capolavoro di George Romero uscito l’anno precedente. La scelta di salire (senza biglietto) sul carro del vincitore fu sicuramente perspicace, ma Lucio Fulci fu oggetto di critiche, poiché la sua pellicola fu accusata di aver copiato quella americana (lo stesso Fulci ricevette una lettera di protesta da parte di Dario Argento Continua a leggere

Trouble Every Day

troubledi Claire Denis (Francia/Germania, 2001)

“Cannibal Love – Mangiata Viva” è il titolo italiano di “Trouble Every Day”, sicuramente più esplicito ma molto meno calzante rispetto al reale immaginario mostrato nel film di Claire Denis. Per questo motivo utilizziamo la denominazione originaria, perché quello della regista francese non è un semplice horror, ma molto di più. La pellicola prende decisamente le distanze da quell’ondata Continua a leggere

Heaven Knows What

heaven knows whatdi Benny Safdie e Josh Safdie (Stati Uniti, 2014)

Benny e Joshua Safdie sono ormai una presenza costante in ambito festivaliero: lo scorso maggio il loro ultimo “Good Time” (2017) era in concorso a Cannes, mentre nel 2014 questo “Heaven Knows What” lo abbiamo visto nella sezione Orizzonti a Venezia. I due registi, con un passato da documentaristi, trasformano la loro esperienza in finzione, pur raccontando una storia legata Continua a leggere

Escalofrío

escalofríodi Carlos Puerto (Spagna, 1978)

La Spagna conservatrice e cattolica usciva dal franchismo nel 1975. Gli anni successivi segnarono un forte fermento a livello cinematografico, dopo un lungo periodo di repressione e censura. Il carattere exploitation di alcune pellicole introdusse un sesso più esplicito come snodo cruciale per una nuova generazione di cineasti che cercava di mettersi in mostra non solo a livello nazionale Continua a leggere

L’orrore insito nell’uomo. Il pessimismo nella prima trilogia zombi di George Romero

roMy zombies will never take over the world because I need the humans. The humans are the ones I dislike the most, and they’re where the trouble really lies.

(George A. Romero, 1940 – 2017)

Il cinema piange un genio. Un rivoluzionario. Colui che ha posto la linea di confine tra horror classico e horror moderno. “La Notte Dei Morti Viventi” (“Night Of The Living Dead”, 1968) introduce la figura dello zombi contestualizzato all’interno della società contemporanea, lontano perciò da quelle derive vudù caraibiche che avevano contraddistinto il cinema dei morti viventi fino a quel periodo. Non più rituali e stregoni, ma un chiaro riferimento Continua a leggere

Tetsuo: The Iron Man

tetsuodi Shinya Tsukamoto (Giappone, 1989)

Game over. “Tetsuo: The Iron Man” si conclude come un videogioco. Dopotutto il cinema cyberpunk mette in connessione varie componenti: fumetti, videogames, letteratura, realtà (virtuale) e decadenza post-industriale, un frullato di influenze che interagiscono di continuo tra loro, fino al cortocircuito finale. Praticamente quello che accade qui. E’ il 1989 e Shinya Tsukamoto Continua a leggere

Gli Invasati

gli invasatidi Robert Wise (Stati Uniti/UK, 1963)

Viviamo nell’epoca del jump scare. La recente ondata di horror sovrannaturali di taglio commerciale prende lo spettatore alla sprovvista, facendolo saltare dalla poltrona con un evento improvviso, il più delle volte un’apparizione infausta in un momento di calma apparente. Ma intorno a questi sprazzi di paura, la tensione spesso latita e si procede a fiammate, senza quel clima avvolgente e Continua a leggere

Dag Och Natt

dag och nattdi Simon Staho (Svezia/Danimarca, 2004)

Questo film è un conto alla rovescia: “Thomas Ekman, un individuo di 40 anni, un rispettato architetto e uomo di famiglia, si è sparato alle 20:03 con una pistola Walther GSP comprata per questo scopo.” Cronaca di un suicidio, anzi delle ore che lo precedono. “Dag Och Natt” (“Day And Night”) è il titolo pragmatico che riassume la giornata del protagonista, prima del fatidico colpo di pistola alla Continua a leggere

Park

parkdi Sofia Exarchou (Grecia, 2016)

Paradossalmente, il default in Grecia iniziò proprio in concomitanza con lo svolgimento delle tanto agognate Olimpiadi del 2004. Un impegno economico enorme che prevedeva nuove infrastrutture e l’ammodernamento di quelle già esistenti, un passo che si rivelò più lungo della gamba. Subito dopo i giochi di Atene, molti luoghi simbolo furono letteralmente abbandonati a se Continua a leggere