Zombi 2

zombi 2di Lucio Fulci (Italia, 1979)

“Zombi 2” è il sequel apocrifo di “Dawn Of The Dead” (ovvero “Zombi”), il capolavoro di George Romero uscito l’anno precedente. La scelta di salire (senza biglietto) sul carro del vincitore fu sicuramente perspicace, ma Lucio Fulci fu oggetto di critiche, poiché la sua pellicola fu accusata di aver copiato quella americana (lo stesso Fulci ricevette una lettera di protesta da parte di Dario Argento e George Romero). Ma, titolo a parte, riusciamo a trovare solo due collegamenti netti tra “Zombi 2” e il suo celebre predecessore: il primo è nello slogan di lancio, qui praticamente mutuato da “quando non ci sarà più posto all’inferno, i morti cammineranno sulla terra” a “quando i morti usciranno dalla tomba, i vivi saranno il loro sangue”. Il secondo punto di contatto è nel finale a New York, che mostra un’orda di morti viventi sul ponte di Brooklyn in cammino verso la città. Con un epilogo del genere, l’opera di Fulci si pone come una sorta di prequel rispetto alla pellicola romeriana, mostrando la diffusione dell’epidemia che da un livello circoscritto (l’isola maledetta) è pronta a diffondersi in tutto il continente nord americano.
Lucio Fulci, qui al suo primo horror vero e proprio (nonostante una serie di lavori precedenti tra giallo e western intrisi di violenza e sadismo), riporta gli zombi nella loro terra di origine, i Caraibi, allacciandosi quindi al cinema dei morti viventi di stampo vintage (“White Zombie” del 1932 ma anche “Ho Camminato Con Uno Zombi” del 1943). Romero viene quindi aggirato in modo intelligente, anche dal punto di vista del trucco, poiché Giannetto De Rossi (affiancato da Maurizio Trani e Rosario Prestopino) evitò di riproporre questi esseri mostruosi nel loro candido pallore verdognolo. Qui gli zombi hanno il volto scuro, putrefatto e in alcuni casi ricolmo di vermi.
L’incipit è memorabile: ci troviamo a New York, un battello in navigazione viene affiancato da un’imbarcazione della guardia costiera, poiché risulta abbandonato e quindi pericoloso. A bordo non c’è nessuno, ma sottocoperta sbuca fuori uno zombi obeso che addenta la giugulare di un poliziotto, prima di essere freddato da un suo collega rimasto sopra. Le indagini private coinvolgono la figlia del proprietario della barca (che non ha più notizie del padre da mesi) e un giornalista d’assalto (Ian McCulloch, lo rivedremo l’anno successivo in “Zombi Holocaust” di Marino Girolami). I due protagonisti finiscono nell’isola immaginaria di Matul, dove nel frattempo si è scatenato l’inferno.
Una trama che non molla mai lo spettatore, trascinandolo in un luogo veramente inquietante, nel quale i cadaveri risorgono addirittura da un vecchio cimitero spagnolo (si tratta di scheletri putrescenti che non si dimenticano facilmente), questo è “Zombi 2”, un lavoro che predilige l’aspetto avventuroso  a qualunque altra cosa, mettendo da parte la critica sociale per far posto agli orrori arcani radicati nel vudù caraibico. Lucio Fulci (nel film appare nelle vesti del caporedattore del giornale) confeziona quindi un b-movie a cui possiamo rimproverare poco (una certa lentezza nella seconda parte), dopotutto gli ingredienti per soddisfare il pubblico appassionato del genere ci sono tutti, a cominciare dalle scene gore, portate come sempre all’eccesso. La sequenza dell’occhio della signora Menard trafitto dalla scheggia di una porta appena sfondata è il momento cult che proietta “Zombi 2” nel gotha delle pellicole horror del periodo, nonostante alcune ingenuità tecniche e narrative su cui è impossibile infierire più di tanto. Piccole grandi gioie del cinema bis italiano.

3,5

(Paolo Chemnitz)

zombi2

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...